I dirigenti sperimentano la fabbrica digitale

Nel pomeriggio del 25 settembre, un gruppo di dirigenti di Federmanager Varese ha visitato e sperimentato il laboratorio i-FAB dell’Università Liuc a Castellanza

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Nel pomeriggio del 25 settembre, un gruppo di dirigenti di Federmanager Varese ha aderito con estremo interesse alla proposta di visitare e “sperimentare” il laboratorio i-FAB dell’Università Liuc a Castellanza.

Con lo scopo di incentivare sempre di più la comunicazione e la contaminazione tra il mondo manageriale e quello accademico, si è voluto offrire ai propri associati una valida occasione di approfondimento concreto delle opportunità legate alla digitalizzazione industriale e, nel caso specifico, di comprensione su come progettare e gestire in pratica una eventuale trasformazione di un sito produttivo, ovvero di una fabbrica,  da “analogica” a “digitale”.

In questo laboratorio si sviluppano progetti di ricerca applicata, un luogo dove logiche Lean e strumenti propri del paradigma Industria 4.0 sono stati tradotti in modo esperienziale, per comprendere appieno la progettazione, il funzionamento e le potenzialità di una “fabbrica modello” a “produzione snella” e fortemente digitalizzata.

L’i-FAB è ovviamente a disposizione degli studenti delle Facoltà di Ingegneria Gestionale e di Economia, nonché pensato per le aziende che desiderano “testare” o “sviluppare” determinate tecnologie da implementare nelle proprie realtà industriali.

Il Prof. Tommaso Rossi, (Professore Associato di Impianti Industriali Meccanici presso LIUC – Università Cattaneo e Direttore del Lean Club e dell’i-FAB) ha accolto i dirigenti presentando gli scopi, l’organizzazione, il team e il funzionamento del laboratorio.

Successivamente, l’Ing. Giovanni Pirovano, Coordinatore dell’i-FAB, ha illustrato concretamente ai presenti, passo dopo passo il funzionamento e le caratteristiche di tutte le tecnologie impiegate all’interno della fabbrica modello che assembla calcio balilla.

I manager hanno così “toccato con mano” il funzionamento di tecnologie come ad esempio il Real Time Location System (RTLS), le cassette intelligenti per la gestione dei materiali (che facilitano il lavoro dell’ufficio acquisti e di tutta la supply chain), robot mobili a navigazione naturale e robot collaborativi impiegati per facilitare l’attività dell’operatore.

Simulazione, Realtà virtuale, IIoT,  robot collaborativi sono alcuni degli elementi tecnologici che si possono applicare per trasformare una fabbrica.

E poi, software e programmi per il rilevamento dati sui tempi di produzione, sugli spostamenti all’interno dei magazzini, sull’output delle macchine e sulla loro efficienza, … insomma, big data da gestire, confrontare, analizzare e combinare per un miglioramento continuo dei propri processi di manufacturing e  della propria organizzazione.

L’incontro è durato un paio d’ore e ci auguriamo di poterlo replicare per permettere ad altri dirigenti che non sono riusciti a partecipare questa volta di fare questa esperienza in futuro.

In ultimo, questa occasione ha ricordato ai dirigenti l’ulteriore sfida legata alla digitalizzazione con la quale si stanno misurando e con la quale continueranno a misurarsi sempre più in futuro:  e’ necessario acquisire non solo le competenze per implementare adeguatamente le tecnologie che permettono l’aumento dei volumi di produzione, il miglioramento dell’efficienza e della flessibilità, ma anche quelle per saper governare con soluzioni concrete gli eventuali impatti sull’occupazione, le eventuali resistenze o contrapposizioni alla trasformazione digitale, insomma è necessario saper gestire anche tutti quegli aspetti umani non risolvibili in fabbrica  con una tecnologia ma solo con capacità comunicative, collaborazione e cultura digitale e manageriale.

 

 

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Pubblicato il 27 Settembre 2018

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