Infezioni delle vie urinarie del bambino: come combatterle

Il Centro SME di Varese ha avviato un percorso Specialistico Interdisciplinare di Nefro-Urologia ed Imaging Pediatrico proprio per le infezioni delle vie urinarie del bambino

Centro Medico SME pediatrico

Le Infezioni delle vie Urinarie (IVU) del bambino rappresentano un problema clinico a volte complesso e costituiscono una parte non trascurabile dell’attività del Pediatra di famiglia e dello specialista Nefrologo pediatra. Il Centro SME ha avviato un percorso Specialistico Interdisciplinare di Nefro-Urologia ed Imaging Pediatrico proprio per le infezioni delle vie urinarie del bambino. 

Molte infezioni, virali o batteriche, sono responsabili di febbre nei piccoli, ma solo una minoranza di esse vede le infezioni delle vie urinarie (IVU) come causa. Nella maggioranza dei casi sono causate da batteri patogeni e si manifestano nel bambino con quadri clinici differenti. Le manifestazioni cliniche più frequenti sono rappresentate dalle “infezioni basse”, non febbrili, che si limitano alla cistite; quelle meno frequenti, tuttavia più gravi, sono le “infezioni alte”, febbrili, che coinvolgono i reni.

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La corretta diagnosi e il trattamento adeguato delle IVU alte febbrili, necessari per prevenire la comparsa di un danno renale, rappresenta uno degli obiettivi principali del nefrologo pediatra. I cardini su cui si basa la diagnosi di IVU sono la presenza di sintomi urinari caratteristici e di alterazioni specifiche dell’esame urine, in aggiunta alla positività dell’urinocoltura. Una volta fatta diagnosi di IVU febbrile, il problema è scegliere il trattamento più adeguato. 

È essenziale che il Pediatra di famiglia o lo specialista Nefrologo pediatra valutino innanzitutto se sono presenti dei segni clinici che rendano necessaria l’ospedalizzazione del piccolo paziente, oppure se sia possibile la cura domiciliare, tenendo presente che nella maggioranza dei casi è possibile curare il bambino con IVU febbrile a casa.

La terapia di scelta è rappresentata ovviamente dagli antibiotici, la cui scelta diventa fondamentale per il buon esito del trattamento. Non raramente vengono inutilmente somministrati antibiotici ai bambini per il solo sospetto di IVU febbrile, senza che sia stata posta in realtà una diagnosi precisa ed univoca. Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che la precocità dell’antibiotico-terapia, almeno nei limiti dei 3-5 giorni dall’inizio della febbre, non è indispensabile per evitare la comparsa di un danno renale cronico e risultati di efficacia paragonabili alla via intramuscolare o endovenosa sono ottenibili con la terapia per bocca. Ciò consente di avere il tempo per una corretta diagnosi e di utilizzare antibiotici per via orale, di più semplice somministrazione nel bambino rispetto a quelli intramuscolari o endovenosi.

La presa in carico del piccolo paziente non si esaurisce con la somministrazione della terapia. L’IVU febbrile può infatti rappresentare il primo campanello di allarme di malformazioni dell’apparato urinario o di disturbi dello svuotamento vescicale. Sono quindi sempre necessari esami strumentali. L’ecografia dell’apparato urinario rappresenta il primo esame da eseguire, in quanto identifica eventuali malformazioni congenite dei reni e dell’apparato urinario, la cui presenza costituisce motivo di riferimento del bambino allo specialista Nefrologo pediatra e, quando indicato, all’Urologo pediatra,  dato il maggior rischio di presentare un danno renale cronico, che può anche portare in tempi medio-lunghi alla dialisi-trapianto renale.

Va però ricordato che l’ecografia è un esame operatore-dipendente, ovvero il risultato dell’esame dipende dalla qualità dell’apparecchiatura utilizzata e dall’esperienza dell’ecografista. Altre indagini più “invasive”, come la cistografia minzionale, trovano indicazione solo in particolari condizioni ed esclusivamente su prescrizione dello specialista. Ne deriva l’opportunità di consultare sin dall’inizio figure competenti ed aggiornate, al fine di evitare esami inutili, oltre che invasivi.

Recenti studi hanno modificato l’atteggiamento della medicina riguardo allo schema delle misure necessarie nei bambini dopo una IVU febbrile. La direzione va attualmente verso una minore invasività diagnostica (meno urinocolture di controllo) e terapeutica, sia medica che, soprattutto, chirurgica (meno interventi per reflusso vescico-ureterale). 

Di questi avanzamenti devono poter beneficiare oggi tutti i bambini che presentano IVU febbrile: la loro applicazione è garantita dal consulto con un esperto Nefrologo pediatra, che si avvarrà della collaborazione dell’urologo pediatra e dello specialista di imaging.

Per rispondere a tutte queste necessità,  il CENTRO MEDICO SME ha creato un percorso specialistico di nefro-urologia ed imaging pediatrico per le IVU del bambino.

Il Centro Medico SME  – Poliambulatorio – Diagnostica per Immagini – Punto Prelievi Bionics, di Via L. Pirandello, 31 – Varese (Direttore Sanitario Prof. Andrea Casasco), struttura sanitaria privata non convenzionata con il SSR, sottoposto a direzione e coordinamento del CDI – Centro Diagnostico Italiano, ha dato vita a una serie di PERCORSI TEMATICI INTERDISCIPLINARI mirati a rispondere alle necessità dei pazienti.

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Pubblicato il 09 Marzo 2023

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