Kaki, si rinnova la festa per l’albero della pace

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20 Marzo 2017

Un’opera di land art realizzata dai bambini della scuola per celebrare il “compleanno” del kaki di Morosolo, l’albero simbolo della pace che dal 2000 è piantato davanti alla chiesa sconsacrata di san Giovanni.

La cerimonia si è svolta nel pomeriggio di lunedì 20 marzo: i 118 alunni della scuola primaria “A. Manzoni” hanno costruito un sole con sezioni di tronco colorate di arancione (il colore simbolo del kaki) da una parte, mentre dall’altra sono stati gli stessi bambini a scrivere parole o frasi simboliche.

Al centro del sole, una composizione di violette con la scritta “pace”: tutto rigorosamente naturale, per far sì che possa essere assorbito dal terreno. Il seme dell’albero che ha resistito all’esplosione atomica di Nagasaki venne adottato dai bambini della scuola primaria di Morosolo e dalle maestre, lo stesso nucleo di insegnanti che ogni anno vuole fortemente ricordare quell’evento per trasmettere ai piccoli alunni un messaggio importante.

«Ogni anno è un impegno per il futuro – spiega Paola Locatelli, una delle maestre che ha seguito il progetto del “Kaki tree project”, ideato nel 1996 dall’artista giapponese Tatsuo Miyajima grazie al lavoro del botanico Masayuki Ebinuma -. Vogliamo che i nostri studenti siano contaminati da messaggi universali come la pace, la fratellanza, l’uguaglianza. È un piccolo gesto, che speriamo si irradi come i raggi del sole disegnato dai bambini: se si comincia a seminare da piccoli, siamo convinte che possano nascere buoni frutti».

«È molto bello festeggiare il compleanno del kaki ogni anno – commenta Anniva Anzi, la madrina del “Kaki tree project”, colei che insieme al marito e ai figli si imbattè nel 1999 alla Biennale di Venezia nell’opera di Tatsuo Miyajima, e lo portò alla scuola primaria “Alessandro Manzoni” di Morosolo -. Sono passate generazioni di studenti in questi 17 anni, speriamo che si ricordino queste giornate e soprattutto il loro significato. Nel 2020 saranno 20 anni, pensiamo ad un evento in grande stile!».

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