48 anni, Sindaco di
Carnago dal ‘99 dopo un’esperienza decennale come capogruppo
di minoranza in consiglio comunale: si presenta come candidato per
l’Ulivo per Rutelli. Da sempre è attivamente presente sul
territorio che vuole rappresentare in Parlamento. Si occupa di
consulenza di direzione per imprese, enti, associazioni di
categoria. É membro del comitato dei sindaci contro il secondo
termodistruttore della provincia di Varese e fa parte del
coordinamento dei sindaci dell’area Malpensa.
Su quali aspetti basa
la sua campagna?
Credo che la provincia di
Varese abbia bisogno di un progetto globale di rilancio.
Analizziamo infatti una notizia di questi giorni: un’importante
azienda come la Malerba passa di proprietà. Vuol dire che un’altra
azienda storica di Varese non ha più una proprietà varesina;
così come tante altre piccole aziende hanno perso la loro
identità locale. Partendo da questo esempio penso che la
provincia abbia bisogno di un progetto globale di rilancio che
coinvolga tutte le forze economiche, sociali culturali. Fino ad
adesso si sono fatti degli interventi a spot, senza prendere in
considerazione i reali bisogni della provincia nella sua
globalità. Senza voler essere critici ; quello che secondo me non
sono riusciti a fare i parlamentari uscenti, pur facendo parte
della stessa forza politica, è stato di sviluppare un’iniziativa
comune nel sostenere le esigenze di Varese. I parlamentari che
saranno eletti dovranno fare questo sforzo, anche se faranno parte
di forze politiche diverse.
Quali gli interventi
sul territorio del collegio di Tradate?
Penso che uno degli aspetti
fondamentali sia il problema ambientale: come sindaco di Carnago
ho sostenuto i comitati contro l’inceneritore di Caronno
Corbellaro : tuttavia non basta dire no all’inceneritore per
risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti, bisogna
avviare una politica che affronti la raccolta e lo smaltimento dei
rifiuti in modo organico, tenendo presente le esigenze della
popolazione e le esigenze del territorio: aumentare il sistema di
raccolta differenziata, potenziare gli impianti di compostaggio
Il problema delle
rotte di Malpensa?
É un altro aspetto
importantissimo: Malpensa c’è e non si può pensare che debba
chiudere. Occorre avere il coraggio di affrontare lo sviluppo di
Malpensa tenendo presente le esigenze del territorio. In questi
ultimi mesi si discute molto dell’inquinamento acustico, ma non
si sa ancora nulla dell’inquinamento atmosferico: nel momento in
cui usciranno i primi dati, questo sarà l’aspetto più
preoccupante. L’impegno è di sviluppare politiche più attente
all’ambiente e alla salute della gente. Mi rendo conto che è
difficile perchè ci scontriamo con lobby economiche molto forti e
potenti, ma anche qui dico: i nostri parlamentari dove sono stati
in questi anni? L’unico impegnato sul campo è sempre stato
Tosolini.
Sul problema sempre
più pressante della microcriminalità, cosa suggerisce?
Per un amministratore penso
sia importante dare una giusta dimensione a tutti i problemi: la
microcriminalità è uno di questi. Tuttavia dobbiamo evitare di
creare degli inutili allarmismi e ingigantire i pericoli. Come
amministratore sto cercando di attivare con i comuni limitrofi,
anche di orientamento politico diverso, un servizio convenzionato
per poter utilizzare i nostri vigili in controlli anche serali, in
maniera tale da essere da supporto alle forze di polizia e ai
carabinieri nell’azione di prevenzione e controllo del
territorio. E’ tutta questione di buon senso: bisogna cercare di
intervenire senza creare dell’allarmismo,come purtroppo certe
forze politiche tendono a fare.
Come recuperare quella
parte di elettorato deluso che sceglie di non votare?
Innanzitutto è necessario
mandare dei messaggi semplici, chiari, ma anche veritieri: bisogna
soprattutto dire le cose che si possono fare in concreto. I
programmi debbano essere credibili: ad esempio tra le cose da fare
per la nostra provincia ritengo che Varese debba puntare a
rilanciare l’industria del turismo e dei servizi
Come?
Quest’industria è
praticamente inesistente: la capacità ricettiva alberghiera
nostra è assai ridotta, così come il numero di centri congressi.
Fino ad ora abbiamo avuto scarsa capacità di sviluppare quelle
attività del terziario che in altre regioni o in altre province
vicino a noi, trovano condizioni migliori per nascere ed
affermarsi.
Nel collegio di
Tradate parte molto svantaggiato...
E’ vero,ritengo comunque
che in ogni caso si debbano giocare tutte le partite anche quelle
in cui si è sfavoriti. So che è un collegio difficile, ma farò
di tutto per vince
Manuel Sgarella
Chi
è Fabrizio Taricco
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