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Gemonio - Il candidato di "Gemonio 2010" presenta la propria lista e i punti principali del programma: «Siamo l'unica vera possibilità per rinnovare il paese. No agli ecomostri, sì alle energie sostenibili»
Carini propone l'alternativa: "Giovani sì, ma anche molto preparati"
Tra le quattro liste che si contenderanno la vittoria alle amministrative, quella di Gemonio 2010 è certamente la più giovanile, e il candidato sindaco Adriano Carini non fa eccezione. Trentatré anni e mezzo, consigliere di minoranza dal 2004, un lavoro come educatore in una comunità per adolescenti, è il più “verde” tra i quattro pretendenti alla poltrona di Villa Sacchi-Forzinetti. ![]() «Prima di tutto rispondo così: oltre ai 13 nomi che figurano in lista, “Gemonio 2010” è supportata anche da altre persone di tutte le età. Alcune sono ben indicate nei programmi distribuiti in paese, altre ci affiancheranno in futuro e sono pronte a lavorare con noi. E poi mi preme sottolineare la preparazione che hanno i nostri candidati: tutti hanno o stanno maturando esperienze interessanti e molti hanno una conoscenza specifica su aree importanti. Dall'amministrazione ai servizi sociali, dall'urbanistica all'informatica: non ci sentiamo inferiori a nessuna delle altre liste, sotto questo profilo, anzi. Abbiamo contattato persone motivate, che vivono e che conoscono il paese e che con le proprie idee potranno essere molto utili a Gemonio».
Al di là di questo, cosa vi spinge a mettervi in gioco?
«La voglia di novità: io credo che la nostra sia l'unica lista che può davvero dare un cambiamento e un rinnovamento a Gemonio. Mi pare che, nelle elezioni del 2004 e poi del 2005 i cittadini abbiano espresso questo desiderio che l'amministrazione uscente non è riuscito ad esaudire. Ora noi diamo un'alternativa che non può essere fornita né dalle liste in cui si è divisa la maggioranza, né da quella che è espressione della vecchia classe dirigente del paese, e tutto sommato credo che darci fiducia può anche mettere fine a tante divisioni che sono sorte tra le varie anime di Gemonio. L'unità è la prima cosa di cui ha bisogno il paese».
Ma c'è qualcosa in particolare che non le è piaciuta nell'ultimo quinquennio?
«Più che a qualche scelta dell'amministrazione, è la mentalità generale che vorremmo cambiare, soprattutto per quanto riguarda alcune scelte fondamentali come l'edilizia e l'impatto ambientale, i servizi sociali che vanno potenziati o una miglior programmazione dei lavori pubblici che spesso sono mal coordinati».
![]() «Abbiamo portato in piazza la protesta contro i cosiddetti “ecomostri” che purtroppo sono spuntati anche a Gemonio, sulla sommità della collina o nei pressi della chiesa di San Pietro. A noi preme davvero un'edificabilità a basso impatto ambientale: non è vero che vorremmo stoppare qualsiasi costruzione, ci mancherebbe. Semplicemente concederemo le licenze necessarie a chi vuole una casa senza ricorrere a edifici devastanti o mal collocati, come invece è già accaduto in questi anni».
Un altro fronte su cui avete puntato nei volantini è quello dell'energia sostenibile. Come volete agire in questo ambito?
«È uno dei tanti punti fondamentali del nostro programma, tant'è vero che già da consigliere di minoranza ho proposto al Comune di aderire a un bando regionale per l'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto delle scuole elementari che avrebbe portato un contributo a fondo perduto per il 70% della spesa. Ciò è accaduto nel maggio scorso, ma la mia proposta è stata respinta dalla maggioranza che evidentemente l'ha ritenuta poco importante. Ebbene, proprio attraverso questi bandi c'è la possibilità di finanziare progetti ad hoc: tra i nostri candidati abbiamo chi può sviluppare questi lavori. Inoltre credo che sulle energie sostenibili le pubbliche amministrazioni debbano essere d'esempio e debbano impegnarsi a trovare i fondi per questi motivi. A proposito di fondi, ne approfitto per dire che i finanziamenti si ottengono perché si è bravi, non perché si sventolano le tessere di partito davanti ai politici amici: mi pare che di questo qualcuno se ne sia dimenticato».
La tecnologia e l'informatica sono un tema molto caro a VareseNews. Quali sono le vostre idee a riguardo?
«Mi pare che, a livello di competenze, abbiamo già una marcia in più rispetto alle altre liste. Innanzitutto vorremmo promuovere l'ammodernamento tecnologico del servizio pubblico e dare la possibilità a chi non mastica di web e di computer di seguire corsi per poter sfruttare le grandi potenzialità offerte da internet. Penso agli anziani ma anche a tutti quelli che non hanno mai potuto “studiare” queste tematiche. E poi, di sicuro, potenzieremo il sito del Comune che ora è insufficiente, offrendo servizi telematici».
Dai giovani ai giovani: cosa proponete?
«Io non sono d'accordo con chi dice che i giovani partecipino poco alla vita di Gemonio. Piuttosto direi che la partecipazione è proporzionale a quella di tutte le altre fasce di età. Detto questo, io auspico che sia i giovani sia gli altri si riavvicinino e diano sempre maggiore linfa alle associazioni, che l'amministrazione ha il dovere di sostenere. Inoltre iniziative come gli sportelli informagiovani e informalavoro sono strumenti utili e necessari, anche in un Comune delle dimensioni di Gemonio».
Damiano Franzetti
Lunedi 22 Marzo 2010 |