Barasso - La chiusura della scuola elementare è ancora una ferita aperta il territorio? Quali impegni verso il diritto allo studio ?
Candidati a confronto: quale impegno per la scuola?

Dopo aver conosciuto più da vicino i due candidati sindaco di Barasso, affrontiamo con Luigi Roi di Insieme per barasso e Antonio Braida di Vivere a Barasso alcuni temi importanti per la collettività e il territorio.

Prendendo spunto dalle risposte che ci avevano fornito alcuni cittadini, scelti perchè un po' il fulcro della collettività, apriamo il dibattito sui temi, partendo dalla scuola: chiusa da oltre 10 anni quella locale, i bambini vengono mandati nelle vicine strutture di Luvinate e Comerio. A Barasso, però, c'è ancora un asilo molto attivo e un nido. Quali politiche in favore del diritto allo studio?
Luigi Roi - Insieme per Barasso: «Non possiamo non partire dalla mancanza di una struttura locale. Le nostre intenzioni sono rese chiare nel capitolo specifico: istituire borse di studio per studenti universitari a fronte di attività sotto forma di tesi, ricerche, ecc. di interesse diretto ed utilizzabili ai fini dello sviluppo del Paese per il Paese, nei vari ambiti di studio: storico, economico, sociale, urbanistico, industriale, ecc.); collaborare e sostenere fattivamente l'attività dell'Asilo Infantile “Emilio Alemagna” e dell'Asilo Nido “I Folletti”, le due realtà educative presenti sul territorio comunale. La nostra politica verte sulla necessità di una maggiore interazione con i comuni limitrofi che ospitano i nostri bambini e i nostri ragazzi. Su questo aspetto riteniamo molto importante l’aver coinvolto ed integrato nella squadra il Prof. Falzone, Preside in pensione, al quale demanderemo l’impegno alla rivitalizzazione del settore e l’individuazione degli aspetti da migliorare come il trasporto scolastico, le didattiche e l’interazione con i plessi scolastici di Luvinate e Comerio».
 
Antonio Braida - Vivere Barasso: «Una comunità ha certamente bisogno di una scuola, ma la comunità va vista come territorio omogeneo, anche più ampio del solo Comune, perché una realtà scolastica deve avere un bacino di utenza sufficientemente ampio per offrire continuità, qualità di insegnamento e di formazione educativa funzionali ad esigenze sempre più complesse. La scuola elementare di Barasso è stata chiusa da un provvedimento del Provveditorato agli Studi di Varese, durante un mio mandato di Sindaco, perché da anni operava su due pluriclassi, una dalla prima alla terza e una dalla quarta alla quinta, con un numero di insegnanti pari a quello degli alunni. La situazione, insostenibile sia sul piano didattico sia sul piano economico, venne determinata dalla scelta di numerose famiglie di iscrivere i figli nelle scuole dei Comuni vicini. In onor del vero anche alcune persone che ora rimpiangono la scuola locale scelsero di non iscrivere i loro figli a Barasso. Il Comune garantisce la funzione scolastica in collaborazione con i Comuni vicini: partecipa attivamente alle iniziative dell’Istituto Comprensivo di Comerio e ai singoli plessi di Luvinate e Comerio con progetti didattici, culturali e formativi come quello di contrasto al bullismo anche garantendo fondi economici. L’accesso alle scuole elementari di Luvinate ed elementari e medie di Comerio viene effettuato con trasporto scolastico gratuito. La qualità delle scuole dei due Comuni, distanti solo 1 Km da Barasso, è molto alta e dà piena soddisfazione alle nostre famiglie».

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Martedi 3 Maggio 2011