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Abbiamo però anche acquistato un podere vicino a Casale
Monferrato, le Cave di
Moleto, per fare direttamente produzione e farne anche
un luogo di ristorazione e di tasting, con anche alloggi
destinati ai nostri clienti che vengono sul luogo a provare i
vini che poi venderanno all'estero (...)». Così scriveva
Stefania Radman, nel 2000, in un'intervista con Giuseppe
Bottinelli, allora trentottenne. La sorte del progetto che il
giovane imprenditore annunciava quattro anni fa l'hanno
provata direttamente sul palato i varesini (e non solo) che
questa sera hanno sposato il Procchio (spiaggia dell'Isola
d'Elba ma anche favoloso rosso), il classico Barbera di
Monferrato, il Bricco della Prera, e il favoloso Mulej, un
Merlot Cabernet che ha letteralmente spopolato. Decine le
persone che poco prima dell'ora di cena hanno affollato lo
stand di Anche Io per farsi conquistare in un percorso
enologico di prim'ordine, che appunto partiva secondo un
accostamento di cinque rossi differenti, scelto dal
viticoltore che ha incentrato la produzione in Monferrato, per
arrivare al Passito di Moscato, un bianco del 2001 Fermentato
in Barrique, servito fresco, e che ha riempito più volte i
bicchieri degli ospiti di Anche Io.
E durante la degustazione non sono mancate le domande degli
assaggiatori, che hanno trovato in Bottinelli un interlocutore
preparato e paziente, e nei redattori di Varesenews delle
"spalle" altrettanto attive ad aprire le bottiglie e
ad aiutare a svuotarle.
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