NEWS
Due anni fa gli
ultimi ingressi nella società editrice e tra questi quello
degli industriali della provincia di Varese
|
ANCHE IO - Grazie all'Unione
degli industriali
|
|
C'è chi
ci guarda con sospetto, chi si domanda e ci domanda, "ma
come fate?"
L'ingresso nella Varese web dell'Unione degli industriali non
poteva certo passare del tutto sotto silenzio. La festa ci sta
dando modo di raccontare tanti pezzi della nostra storia
leggendola dalla parte dei nostri soci. E allora vogliamo
essere chiari: siamo orgogliosi del cammino fatto, anche di
quello societario. Siamo contenti di aver abbattuto alcuni
steccati della nostra mente, siamo contenti di provare a far
contaminare alcuni mondi che non si parlano mai. Questo spazio
non è adatto a grandi riflessioni politiche e le rimandiamo
ad altro momento, ma crediamo che il laboratorio che sta
vivendo Varesenews e con lui Varese web sia davvero
affascinante. La festa ne è una riprova. Quando mai a Varese
sotto lo stesso cielo si sono incontrati tanti mondi diversi?
Per chi storce il naso ci spiace, ma ci sembra che il
territorio abbia bisogno di mettere insieme le idee e cercare
di trovare un terreno comune su cui lavorare. Non siamo di
quelli che brindano sempre alla fine delle ideologie, ma non
difenderemo più gli steccati: non servono più a nessuno.
Certo abbiamo perso quei tratti ruspanti di un tempo, ma
abbiamo guadagnato su altri fronti (non economici, purtroppo),
sappiamo ancora distinguere bene cosa trattare con attenzione
e cosa no. Almeno ci proviamo e se non riusciamo non dipende
certo dal fatto che abbiamo al nostro fianco gli industriali,
gli artigiani o i commercianti. Dipende da noi e basta.
Siamo fieri di questa collaborazione nata con l'Unione degli
industriali di Varese. Nessuno di noi si è mai nascosto il
fatto che il giornale avrebbe avuto qualche scossone. A due
anni di distanza possiamo tranquillizzare tutti: non abbiamo
mai subito alcuna pressione o indicazione su come lavorare.
Per onestà questo atteggiamento è stato sempre di tutti i
soci e non solo dell'Univa. La redazione sa tener conto della
società, ma è libera e totalmente autonoma.
Nel futuro vogliamo immaginarci un percorso fatto sempre di
rispetto e autonomia. Magari un futuro ancora più
propositivo, senza smettere di graffiare, se serve.
Sappiano i lettori che non dipende solo da noi e dai nostri
soci, ma anche dal vostro apporto.
Chiudiamo queste righe con un grande ringraziamento a tutta
l'Unione degli industriali. Nessuno ce ne voglia ma un saluto
e un ringraziamento particolare vanno a Marino Vago e Antonio Colombo, oggi impegnati sul fronte nazionale di Confindustria in
qualità di vicepresidente il primo e di vicedirettore l'altro.
E i più cari auguri ai loro successori e in particolare ad Alberto Ribolla,
che ha preso il posto di Vago alla presidenza dell'Unione.
Sarà un grande piacere ritrovarci alla festa e brindare
insieme ai progetti futuri.
|
.
|