Elezioni Regionali - Intervista al candidato della Leg Nord gią assessore al marketing territoriale con la prima giunta Reguzzoni
Giangiacomo Longoni punta al Pirellone: «Per la mia gente»

Giangiacomo Longoni si candida al consiglio regionale per la Lega Nord. Dopo l'esperienza di governo in Provincia, dove è stato assessore al marketing territoriale della prima giunta Reguzzoni, ritorna sulla scena politica in queste elezioni.

Dove sta facendo la campagna elettorale?

«Tra la gente, nei mercati, nelle piazze e nelle aziende. Sto cercando di incontrare più persone possibile in tutta la provincia per portare le loro istanze al Pirellone».

Il suo leader Bossi nel suo comizio di Samarate ha parlato anche di una Lombardia in forte crisi che deve tornare a volare. Cosa è mancato in questo quinquennio alla giunta Formigoni?

«Bossi ha chiesto a tutti noi di fare di più, la giunta Formigoni ha lavorato bene ma adesso dobbiamo fare ancora di più. Soprattutto per i lombardi perchè questa non è più la gallina dalle uova d'oro, non possiamo più aiutare chiunque venga qui»

Ad esempio? Cosa intende dire per fare di più per i lombardi?

«Intendo dire che, ad esempio, dobbiamo innalzare da 5 a 10 gli anni di residenza per poter accedere alle case popolari, che la Regione deve sfruttare al massimo le autonomie che ci ha offerto l'articolo 117 della Costituzione con il trasferimento dei poteri alla Regione. Vorremmo ad esempio una vera scuola lombarda a partire dall'insegnamento di dialetto e lingue locali, dal potenziamento e reindirizzamento della formazione professionale sulle eccellenze del lavoro lombardo».

La crisi ha messo in difficoltà proprio il fiore all'occhiello di questa regione: il lavoro. Quali sono le sue proposte in tema?

«C'è una forte richiesta di occupazione, l'ho sto verificando in questi giorni di campagna elettorale, tra la gente. Ho due idee in testa: prima di tutto valorizzare i nostri settori eccellenti come l'aeronautica, settore per il quale mi sono speso in prima persona con Volandia, la meccanica fine, l'industria tessile per la quale abbiamo portato a casa da Roma la legge Versace-Reguzzoni che tutela il Made in Italy. L'altra importante proposta che farò se sarò eletto è la creazione di una vera e propria green economy in valle Olona: io sono un forte sostenitore di questo settore e mi piacerebbe che si potesse sviluppare in Lombardia un modello Germani dove sono riusciti a creare 300 mila posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili».

Parliamo di sicurezza e di legalità. Il suo partito ha sempre puntato su queste cose partendo dal problema dell'immigrazione clandestina. Cosa mi dice delle infiltrazioni mafiose e della 'ndrangheta nel tessuto economico lombardo, soprattutto in vista dell'Expo 2015?

«Fino ad oggi solo Maroni e la Lega Nord hanno fatto quello che andava fatto per sconfiggere queste organizzazioni malavitose: colpire i beni economici dei boss. Non a caso da quando è Ministro degli Interni sono state confiscate proprietà alla malavita come mai si era fatto prima. In Lombardia in particolare dobbiamo mettere in atto controlli serrati sugli appalti per evitare che imprese sospette possano sedersi al banchetto. Voglio ricordare quello che ha fatto Falcone poco prima di morire, andare in America per seguire i flussi finanziari delle organizzazioni malavitose. A questo proposito vorrei anche dire che non dobbiamo mai lasciare soli magistrati, politici e uomini delle Forze dell'ordine che si battono contro le organizzazioni mafiose perchè significa ucciderli».

Cosa porta dell'esperienza provinciale in Regione?

«Voglio portare la politica del fare, la concretezza del lavoro svolto sul territorio come quando con gli altri assessori della giunta Reguzzoni in Provincia riuscimmo a ristrutturare la funivia di laveno Mombello in un anno e mezzo a costo di coprire il 15% della spesa totale della ristrutturazione con il taglio degli stipendi».
 

Orlando Mastrillo
Lunedi 22 Marzo 2010