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Il panettone di san Biagio: una tradizione della nonna che non muore

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3 Febbraio 2015

PanettoneRiceviamo e pubblichiamo una lettera che ricorda una tradizione radicata per il giorno di san Biagio, che cade il 3 febbraio: mangiare un pezzo del panettobne avanzato da Natale per "benedire" e proteggere la gola. 

Sono in molti ancora a rispettare questa tradizione anche ai nosti giorni: anche voi fate parte di questi? Raccontatecelo nei commenti 

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Oggi, festa di San Biagio.
Mia nonna Marcella recuperava da una remota anta della credenza il panettone un po’ posso, spossato, arido come l’argilla dell’ Arizona.
E il silenzio calava nella grande cucina.
Allora iniziava il taglio, con movenze quasi liturgiche.
E le uvette sembravano quasi rianimarsi, mentre i canditi fingevano una nuova turgida vita.
"Mangia, senza pucciarlo nel caffè latte, che ti benedice la gola" , mormorava la nonna, in una sorta di garbato imperativo.
Ed io obbedivo, ingozzandomi regolarmente.
Un lacerto riarso del panettone si infilava malandrino in una laterale del gargarozzo mentre cominciavo a tossicchiare.
"Bravo, continua che ti protegge la gola", commentava la Marcella, inorgogliendosi nel suo grembiulone nero con qualche violetta
sul petto.

Carlo Cavalli

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