Sulla sicurezza stradale troppa chiusura

8 Aprile 2016
Egregio direttore,
si è tenuta l’altra sera 29 marzo presso la Sala Bergamaschi, la riunione del Consiglio Comunale di Induno Olona, che all’ultimo punto all’ordine del giorno, aveva all’esame l’approvazione della petizione: VAI PIANO … AMA LA VITA …RISPETTA IL CODICE DELLA STRADA, sottoscritta da oltre 150 persone che devo ringraziare per la loro disponibilità. Soprattutto due negozi che da soli hanno raccolto quasi 100 firme: Il Parrucchiere da Moreno e Diego in via Porro e la Pizzeria di via san Pietro.
Dopo una breve presentazione (lo Statuto Comunale prevede che il presentatore della proposta possa prendere la parola in Consiglio Comunale) si è aperto il dibattito se accettare o respingere tale proposta che prevedeva in sintesi una campagna di sensibilizzazione da parte del comune per invitare gli automobilisti ad andare più piano, il rispetto rigoroso del codice della strada, e l’introduzione nelle vie interne del paese il limite di velocità di 30 Km.
Da parte dei consiglieri di minoranza, c’è stato subito un sostegno convinto alla nostra proposta: sono intervenuti tutti dicendosi d’accordo. Da parte dei consiglieri di maggioranza c’è stato una sorta di travaglio consiliare che aveva portato in un primo momento, il capo gruppo della maggioranza in consiglio, l’Ing. Emanule Marin a preannunciare il voto contrario del gruppo alla proposta, con le queste motivazioni: 150 firme sono poche significative rispetto alla nostra comunità, il comune ha già fatto tanto in questo settore a partire delle due rotonde in via Jamoretti, nelle scuole si fa già molto, i vigili fanno già molto con il pattugliamento e il controllo sulle strade. Questa posizione iniziale della maggioranza, ha riacceso il dibattito con le minoranze. Ma alla fine del dibattito su proposta del Sindaco, la proposta è stata approvata alla unanimità con questa clausola: L’introduzione dei 30 Km. orari nelle strade interne potrà avvenire solo su richiesta dei cittadini residenti nelle singole vie. Una posizione di comodo, che se da un a parte ha messo d’accordo tutti, lascia l’amaro in bocca, con il rischio che questa clausola non cambi nulla, e questo è un peccato.
In Consiglio Comunale non mi è stato consentito replicare alle questione sollevate. Lo faccio quindi con questa lettera aperta. Sul numero delle firme c’è poco da dire: lo statuto dice che servono 50 firme per presentare una proposta, non si vede il perché se ne devono raccogliere molte di più. Poi se una proposta è sbagliata è giusto respingerla, in caso contrario la si approva, indipendentemente dal numero delle firme. La domanda a cui si deve dare una risposta è semplice: E’ giusto o non è giusto prendere delle iniziative educative o di sensibilizzazione verso tutti, soprattutto gli adulti, per andar più piano su tutte le strade, dove purtroppo a morire sono i nostri giovani (le statistiche ci dicono che il 50% dei morti sulle strade italiane ha una età compresa tra i 18 e i 29 anni) ? Per quanto riguarda i DOSSI RALLENTATORI la nostra petizione non faceva nessun riferimento, questione questa molto controversa: possono piacere ma solo molto lontano dalla propria casa.
Per il resto, spiace di aver trovato in una parte della maggioranza un iniziale atteggiamento di chiusura, quasi di diffidenza, anche perché la proposta non muoveva nessuna critica alla attuale amministrazione, ma trattava una questione di carattere generale che riguarda tutto il nostro paese, dove troppe volte non si rispetta il codice della strada. Forse ci si dimentica che lo Statuto Comunale all’art. 70 al capitolo PARTICIPAZIONE dice: “Il Comune garantisce e promuove la partecipazione di cittadini”. Se poi la partecipazione, già così scarsa, viene mortificata, non ci resta che starcene a casa. L’unica critica che si può fare a questa proposta è che forse è stata fatta con 30 o 40 anni di ritardo. Ma meglio tardi che mai.
Spero che questa discussione sia solo l’inizio di un impegno. La mia personale speranza che si possa essere ripresa con una pubblica assemblea promossa dalla amministrazione comunale per prendere in considerazione tutte le proposte educative di sensibilizzazione attraverso il volontariato, per una maggiore sicurezza di tutti i cittadini.
Concludo questa lettera con la stessa frase utilizzata al termine dell’intervento in Consiglio Comunale, frase attribuita al un Capo di Stato che con grande cinismo: “La morte di un solo individuo è una tragedia immane, la morte di migliaia o milioni di persone è solo un fatto statistico”. Ma se con questa iniziativa riusciremo anche solo a salvare una vita umana, sarà un successo immenso, anche se nessuno potrà mai certificare questo risultato.
EMILIO VANONI
Induno Olona, 7 aprile 2016
PS: Questo pomeriggio a Cugliate Fabiasco è stata travolta ed uccisa sulle strisce pedonali una donna. A Vedono Olona è morto un pensionato travolto da un auto. In ambedue i casi, le cause degli incidenti sono l’eccesso di velocità e il mancato rispetto dei pedoni sulle strisce pedonali.
E’ la conferma di quanto sia necessario promuovere una campagna di sensibilizzazione per andare piano e rispettare i pedoni negli attraversamenti pedonali, in tutti i nostri paesi, non solo a Induno Olona, come avviene già sin d’ora in Svizzera.
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Sig. Vanoni, lei ha ragione ma se appena un sindaco accenna a mettere un autovelox si trova contro eserciti di illiberali che proclamano a gran voce che viene limitata la loro libertà ad andare alla velocità che più ritengono opportuna, nonché che il comune vuole fare cassa.
Senza citare l’ostruzionismo che Forza Italia e Lega hanno fatto in Senato per la legge sull’omicidio stradale. I colpevoli di questo Far West sulle strade ci sono, non sono eterei, basta fare nome e cognomi e non votarli più una volta per tutte.