Lodo Alfano, Consulta :”Creava disparità di trattamento”
Depositate le motivazioni della sentenza della Corte sulla bocciatura della legge
Sono state depositate le motivazioni della sentenza della corte costituzionale sulla bocciatura del lodo Alfano. In 60 pagine i giudici hanno giustificato la loro scelta per l’incostituzionalità del provvedimento. In paeticolare l’illegittimità dell’articolo 1 perché viola gli articoli 3, uguaglianza dei cittadini e 138, necessità di procedere con la revisione costituzionale, della carta costituzionale.
Il documento sottolinea che il provvedimento creava una disparità di trattamento nell’esercizio della giurisdizione e che la materia, proprio perché incide sulle prerogative costituzionali, non può essere regolata da una legge ordinaria. I giudici sottolineano inoltre che il Presidente del Consiglio non ha alcuna preminenza sui ministri, è un «primus inter pares», smontando così la linea dei difensori del premier Silvio Berlusconi, secondo i quali invece il capo del governo deve essere considerato un «primus super pares».
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