“Il Girasole è solo un fiore?”: rispondono i bambini delle V elementari

Importante progetto proposto dal sommese Massimiliano Albini con la collaborazione dell’assessorato alla Pubblica Istruzione e delle dirigenze scolastiche: gli alunni incontrano i “nonni” nelle case di riposo

Alla domanda “Il Girasole è solo un fiore?” si è data una risposta questa mattina nella Sala Giunta del Comune di Somma Lombardo. Presentando il progetto che porta questo titolo e che è stato proposto ed elaborato dal sommese Massimiliano Albini in ricordo dei suoi genitori, Dino Albini ed Ercolina Cantone detta “Colli”, recentemente scomparsi a pochi mesi di distanza l’uno dall’altra, e che tanto si sono prodigati con il volontariato e l’aiuto nella struttura per anziani che si chiama appunto “Il Girasole”.
Il progetto, che ha trovato l’entusiasta collaborazione dell’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Somma Lombardo, delle dirigenze scolastiche cittadine e delle due strutture per anziani sommesi, Il Girasole e la Casa di Riposo Bellini, coinvolge gli alunni delle classi V delle scuole primarie, portando i bambini in visita agli anziani e facendo loro trascorrere del tempo insieme.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal suo ideatore Massimiliano Albini, dall’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Somma Lombardo Gerardo Locurcio e dalle dirigenti scolastiche Luisella Gandini e Maria Teresa Cupaiolo, presente anche il presidente del Girasole Silvio Pezzotta.
E proprio a Pezzotta e al presidente della Fondazione Bellini Cesare Zocco Ramazzo sono andati i ringraziamenti dell’assessore Locurcio, unitamente a quelli per l’ideatore del progetto e per le dirigenti scolastiche. «Un ringraziamento – ha sottolineato l’assessore Locurcio – per la disponibilità dimostrata accettando di entrare concretamente in questa iniziativa, che ha un alto pregio sociale oltre che un notevole valore didattico, perché mette i nostri bambini a contatto con una realtà com’è quella degli anziani nelle case di riposo».
Una vicinanza, un’unione che porta i più piccoli ad avvicinarsi e a sensibilizzarsi anche ai temi della disabilità fisica e, in alcuni casi, a situazioni di abbandono affettivo che vivono alcuni anziani. E dunque a vedere, come ha sottolineato Massimiliano Albini, che «i nonni non sono solo quelli che li portano a scuola, in vacanza, a fare sport, ma che ci sono anche nonni con problemi di salute. Ed è bello vedere come questi nonni che vivono nelle case di riposo quasi “si disputano” questi bambini, con sorrisi, carezze, racconti».
Pieno appoggio all’iniziativa da parte delle scuole. «Una proposta interessante – ha commentato la dirigente del Circolo Rodari Luisella Gandini -, anche nella sua finalità di creare un’occasione per mettere i bambini della scuola primaria in relazione con anziani che vivono in condizioni diverse da quelle a cui i piccoli sono abituati per la maggior parte».
E che l’iniziativa sia un momento importante è sottolineato anche dalla dirigente dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci Maria Teresa Cupaiolo, soprattutto «in un momento in cui siamo regolarmente a contatto con situazioni di crisi e di difficoltà. Per questo instillare nei bambini la sensibilità, la responsabilità anche nei confronti di quanto è diverso e difficile diventa doveroso».
Gli incontri e le visite ai nonni nelle Case di Riposo da parte dei bambini delle classi V sono già iniziati, registrando l’entusiasmo degli anziani e l’attenzione e la partecipazione dei piccoli. Al termine, come accennato, gli alunni partecipanti al progetto saranno coinvolti in un concorso in cui potranno esprimere i loro sentimenti nei confronti di chi vive in condizioni di disabilità e sofferenza fisica, approfondendo aspetti come i rapporti intergenerazionali e ricercando concrete azioni di volontariato nei confronti degli anziani. Al concorso, la cui scadenza è fissata per il 26 febbraio, potranno partecipare elaborati sotto forma di lettera, racconto, novella, relazione e poesia.
Un’esperienza che si vuole poter ripetere anche nei prossimi anni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2010
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