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Nell’Illuminismo le radici della civiltà moderna

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11 Maggio 2009

Caro Direttore,
 
nel tentativo disperato di piegare la storia, la filosofia e l’epistemologia dell’Illuminismo al suo individuale pensiero, il Sig. Gianfredo Ruggiero nella sua lettera "Nell’illuminismo le radici del razzismo" fa una confusione enorme. Arrivando a fare affermazioni totalmente infondate come: "Darwin ha ragione quando afferma che la selezione naturale porta alla prevalenza del più forte."
Con tale affermazione il Sig. Ruggieri rivela urbi et orbi di parlare senza cognizione di causa e di non aver mai nè letto nè studiato i libri di Charles Darwin. Il quale (verba volant, scripta manent), con riferimento al mondo naturale non artificialmente modificato dall’uomo, parla di "sopravvivenza" del "più adatto all’ambiente in cui vive" e NON MAI di "prevalenza del più forte". Evidentemente l’ "ex insegnate di chimica e biologia" Ruggieri non si è ancora accorto che da 3,8 miliardi di anni i veri ed indispensabili "padroni del pianeta Terra" sono i microscopici batteri (senza i quali non potremmo manco digerire e saremmo tutti morti), e non i grossi e forzuti dinosauri o bufale.
 
Ma l’affermazione più confusionaria e storicamente più infondata è la seguente:
"Lo scopo era quello di mettere in evidenza ciò che si tenta, per pudore o per convenienza ideologica, di nascondere, ossia che il razzismo moderno, la schiavitù americana e la successiva segregazione razziale, il neocolonialismo, l’eugenetica e il mito della superiorità ariana non sono incidenti della storia o il frutto di qualche mente bacata, ma la naturale conseguenza dell’applicazione di talune dottrine filosofiche, maturate all’interno del pensiero illuminista che, a partire dal XVII secolo, si imposero in tutta Europa e da qui al nuovo mondo."
Come dire che razzismo, schiavitù, segregazione razziale, colonialismo, imperialismo, xenofobia, ecc. sono tutte brutte cose che discendono dall’Illuminismo e che non sono mai esistite prima di Diderot! Come se tutte le sanguinosissime guerre di conquista, da Babilonia ad Alessandro Magno, da Roma a Gengis Khan, dalle crociate alle jihad "guerre sante" non fossero operazioni coloniali per dominare e schiavizzare gli "inferiori", i "diversi", gli "infedeli". Come dire che il mondo ante XVII° secolo era tutto bello e puro mulino bianco, poi sono arrivati quei cattivoni degli illuministi a rovinare tutto…
Ma, anche qui, per fortuna "verba volant, scripta manent" e le documentazioni storiche non mancano. I testi più famosi del mondo che codificano, addirittura in nome del "cielo", razzismo, schiavitù, sessismo, colonialismo, imperialismo e xenofobia, nonchè rigida divisione in caste e classi sociali stabilite per nascita, sono: i Veda, la Bibbia e il Corano. Tutti testi molto pre-XVII° secolo e decisamente anti-illuministici.
 
La "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (e della donna) e del/della cittadino/a" dell’ONU, è un minimo (molto minimo e, ahimè, largamente disatteso) comun denominatore di tutto ciò che noi oggi chiamiamo "civiltà", decisamente figlio dell’Illuminismo e della "dea Ratio".
Difatti Iran, Arabia Saudita e Città Stato del Vaticano, non condividendola, non l’hanno mai sottoscritta…
 
 
Cordiali saluti
Dr. Bruno Moretti Turri - Presidente Academia Philosophiae Naturalis Scientia et Ratio - Varese

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