Quel maledetto passaggio con il rosso
26 Giugno 2008
Gentile Direttore,
Mi permetto di scriverLe in merito ad un argomento trito e ritrito, affrontato tante volte con pareri legali, ricorsi, contro-ricorsi che ritengo al più snervanti e poco edificanti, poiché finalizzati esclusivamente al furbesco desiderio di veder cancellata o riconosciuta una infrazione per passaggio con semaforo rosso.
Io e mia moglie, nei primi mesi del 2008 abbiamo già collezionato 3 multe e 18 punti decurtati, per passaggio con luce semaforica rossa all’intersezione Viale Borri/Via Giannone grazie al famigerato TRAFFIPHOT III SR-PHOTOR&V.
Credo, che, come me, molti si siano posti alcuni quesiti che non riguardano taratura, omologazione etc etc, bensì alcune regole di buon senso che, apparecchi elettronici di questo genere non possono certo comprendere autonomamente e per i quali credo sia necessario, da parte delle autorità di Polizia una riflessione approfondita.
1) Arrivando ad un semaforo tendente al giallo spesse volte il passaggio, concomitante all’arrivo del rosso, è scelta obbligata. Se freno avrò un bel tamponamento dal veicolo dietro il mio; se non freno definitivamente ma rallento sono certo di beccarmi una bella fotografia; se passo a velocità costante senza toccare il freno, allora sì, rischio la mia vita e quella degli altri.
2) In quegli attimi di esitazione, pensieri, ipotesi, secondi o frazioni di secondo intense, la decisione sul da farsi e la soglia di attenzione al pericolo viene disturbata da altri tipi di preoccupazioni che nulla hanno a che vedere con la finalità stessa dell’accertamento delle infrazioni, cioè rendere più sicura la strada per tutti.
3) Sono convinto che una rotonda, ove possibile, o la presenza di agenti in grado di intendere e volere sia preferibile a qualsiasi tipo di verifica meccanica e fredda dell’infrazione.
4) I verbali vengono inviati a distanza di mesi, ed io nel frattempo, quante altre contravvenzioni posso aver preso senza accorgermene? A maggio 2008 ho ricevuto quelle di febbraio, a Giugno quelle di aprile…
5) Avete notato che sul Viale Borri, anche di fronte all’ospedale di circolo, il semaforo per l’attraversamento pedonale è stato dotato di tale dispositivo? E, sarà solo una mia impressione, ma il tempo del giallo si è abbreviato, ma purtroppo io non ho mai cronometrato quanto fosse in precedenza…
Per concludere, vorrei dirLe che io, le multe, le ho pagate, che quando guido rispetto i limiti di velocità, quando vado in autostrada rispetto le regole, metto le frecce per cambiare corsia, rallento quando mi sono spostato nelle corsie di uscita, e non in mezzo all’autostrada come tanti, prima di frenare sulle strade statali verifico che non ci siano dietro di me macchine che non rispettino la distanza di sicurezza, prima di svoltare a destra verifico che non ci siano moto o cicli che beatamente “superano” a destra, insomma presto quella che si dice la massima attenzione, ma non lo faccio per paura di un autovelox, di un Photored o di un TRAFFIPHOT, ma perché sono padre di tre figli e capisco quanto sia importante per tutti evitare che una piccola disattenzione diventi dramma familiare! Questo si chiama rispetto della vita umana e del prossimo, rispetto che manca completamente in una missiva verde a norma di legge che Ti comunica, in modo perfettamente legale, giuridicamente incontestabile, freddamente inequivocabile una infrazione per passaggio col rosso.
Distinti saluti
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