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E’ giunta l’ora del partito democratico

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9 Giugno 2006

Egregio Direttore,

all’indomani delle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale e per l’elezione del Sindaco di Varese non possiamo non riflettere sulle cause del deludente risultato elettorale del Centrosinistra.

E’ indubbio che il tessuto sociale varesino è per larga maggioranza moderato di ispirazione cattolica, con una nicchia di fedelissimi alle istanze del federalismo, tematiche cavalcate da sempre, e con successo, dal Centrodestra, attenuanti non sufficienti, però, per non fare autocritica propulsiva nel campo dell’Unione.

Prendendo spunto dalla sconfitta del Centrosinistra varesino, permettetemi di analizzare con immensa umiltà gli errori, a mio avviso compiuti, dai partiti della federazione dell’Ulivo.

I tempi sono ormai maturi per la costituzione del Partito Democratico, o Ulivo dir si voglia, soggetto politico che riunisca tutti i riformismi nati nel Novecento, quello socialdemocratico, liberal-socialista, liberal-democratico, e cattolico democratico.

I partiti del Centrosinistra continuano a proporsi con schemi vecchi, resi obsoleti dai cambiamenti della storia, dopo la caduta del muro di Berlino le divisioni sociali sono ormai terminate, bisogna inventare schemi nuovi in cui i giovani possano riconoscersi.

Io stesso in occasione delle elezioni amministrative aprendo la scheda elettorale ho avuto qualche difficoltà nel riconoscermi in un solo soggetto politico del Centrosinistra, e sono convito che come me molti altri hanno avuto la stessa perplessità.

Molti ragazzi, sbagliando, considerano ancora i DS come un partito post-comunista e la Margherita come un partito post-democristiano, non riconoscendosi in nessuno dei due soggetti politici.

Il Partito democratico che sogno deve essere una contaminazione dei valori di tutti i riformismi, queste esperienze possono convivere e tramutarsi in programmi di lavoro concreti ed attuali.

Mi scuserete se mi permetto di stendere una bozza di manifesto per la costituente del Partito Democratico, questo soggetto non deve essere semplicemente la sommatoria dei DS e della Margherita, ma deve essere aperto a tutti gli ulivisti convinti, quelli che come me si riconoscono nell’Ulivo senza appartenere né ai DS né alla Margherita. Non possiamo dimenticare i Repubblicani Europei e l’Italia dei Valori, e i valori intrinsechi di questi partiti che potrebbero solo arricchire il futuro Partito Democratico.

Non dobbiamo aspettare che le segreterie politiche nazionali e locali si decidano a velocizzare il percorso verso il Partito unico dell’Ulivo, noi cittadini e simpatizzanti dobbiamo spronare i politici a lavorare a tempo pieno a questo progetto, facciamo sentire la nostra voce attraverso questa rubrica “lettere al direttore”, ti invito a lasciare una piccola testimonianza, anche poche righe per far capire ai politici che l’Unione può tornare a vincere a Varese solo con il Partito Democratico dell’Ulivo.

Ringraziando per l’ospitalità cordialmente saluto.

Publio Aurelio Stazio

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