Vedere i morti degli incidenti ha cambiato il mio modo di guidare

9 Giugno 2006

spett. redazione,
leggo quasi quotidianamente varesenews, ed il dato che più mi colpisce sono i morti della strada.
Sono un soccorritore Anpas e purtroppo, anche di persona ne ho viste di stragi.
Come scritto nell’articolo in oggetto gli incidenti mortali non capitano solo al sabato sera ma tutti i giorni.
Quando avevo 20 anni anche io facevo la stupida in macchina, andavo in discoteca e bevevo ed al ritorno era sempre un rischio.
Ad un certo punto della mia vita dopo aver perso degli amici in incidenti stradali, è successa una cosa che ha cambiato la mia vita, e cioè diventare volontaria del soccorso. Al mio primo grave incidente stradale, dove aveva perso la vita un giovane con la sua moto, il mio modo di guidare e di vivere è cambiato.
La gente non si rende conto di quanto rischia con l’alta velocità, il telefonino, l’alcool e le droghe, quando guida!!
Dovrebbero secondo me esserci più controlli e meno motori potenti, e magari, perchè no, integrato al rilascio della patente una giornata dedicata non solo ai numeri dei morti ma anche alle foto nude e crude delle vittime della strada…forse a qualcuno farebbe bene… oppure a chi viene ritirata la patente, a seconda della gravità del ritiro un tot di ore da dedicare a gente che paga le conseguenze di incidenti stradali (paraplegici, tetraplegici o persone che hanno perso parti del corpo o della mente). Forse è troppo?? La cosa che mi fa più rabbia e che chi provoca un incidente, spesso e volentieri travolge gente che era in regola e che camminava tranquillo per la propria strada.
Non esiste una giustizia divina, esiste solo la fatalità.