Alziamo la testa…ed ascoltiamoli

23 Febbraio 2006

Le sue parole, egregio signor Giovanni Rienzi, possono anche essere in parte condivise ma le assicuro che non si tratta di paura quella che ha letto tra le mie righe ma forse più di senso realistico della situazione responsabilmente al contesto.
Cercare di evitare possibili e peggiori drammi non vuole dire avere paura…se mai buon senso. Inaccettabile invece il fatto che un ministro della Repubblica non ne abbia palesemente avuto. Accetterei oggi che ci venisse a dire di avere sbagliato…invece si sente insieme a tutti i suoi nella piena ragione di avere fatto quello che ha fatto.
Ma le assicuro che nonostante tutto noi italiani qualcosa da perdere ancora evidentemente ce lo abbiamo…il nostro pseudo benessere e soprattutto le nostre famiglie. Mi creda in qualsiasi caso non siamo abituati alle armi o agli scontri all’arma bianca. Nel mondo invece molti dispongono di tali affinità…vogliamo forse che vengano a casa nostra ad esercitare tali pratiche? Sarei proprio curioso di vedere i signori del “noi ce lo abbiamo duro” in mezzo alla guerriglia…altro che magliette…sventolerebbero rotoli di carta igienica!! Nella buona sostanza a volte bisogna sapere mantenere le proprie posizioni…la libertà è anche buon senso e responsabilità. Non di sicuro la ricerca di una guerra che non saremmo comunque disposti a combattere.
Ultima cosa riguardo le cose che sarebbero cambiate nella corruzione di oggi rispetto a ieri…leggo che secondo lei vi è un altro modo di concepire la mazzetta oggi divenuta “tabù”.
In realtà credo invece che questo modo malato di concepire la politica e il potere da parte di coloro che ne fanno parte oggi sia sicuramente molto più sfacciato in ragione di quello che è stato il passato.
Certo forse si tende a cercare di nascondere di più…ma poi quando la bolla scoppia? Fa molto più rumore rispetto a prima.
E di rumori ultimamente se ne sono sentiti tanti inutile nasconderlo. Alziamo la testa…ed ascoltiamoli.