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Caro segretario della Lega, chi è in malafede?

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23 Gennaio 2006

Caro segretario della Lega Nord di Saronno chi è in malafede? I Ds sono schierati dalla parte di chi, in uno Stato ancora democratico e speriamo per lungo tempo, sia in grado di definire le regole della convivenza civile con il maggior consenso del Parlamento e non a colpi di maggioranza.
Precisiamo che l’approvazione del titolo V della Costituzione a fine legislatura da parte del centrosinistra avvenne dopo un confronto democratico in Bicamerale concordato con tutte le forze politiche allora presenti in Parlamento, ma furono gli interessi personali e la scorrettezza di Berlusconi a mandare a monte quel confronto e a far sì che il titolo V fosse approvato solo dalla maggioranza di centrosinistra. Certo avremmo potuto fare a meno di creare questo precedente che e’ stato assunto poi dal successivo governo Berlusconi come prassi usuale ma per scelte esclusivamente legate ad interessi di parte e per votare leggi ad personam!!!

Se questo è stato un limite non concordiamo oggi con quanti affermano, che la legge costituzionale votata recentemente dal centrodestra non attacchi i valori che sono sanciti nella prima parte della Costituzione ma ne riveda solo l’impianto organizzativo: così come è uscita dal Parlamento la cosiddetta riforma mette in discussione il principio costituzionale che l’Italia è una e indivisibile creando i presupposti per una rottura dell’unità nazionale; riduce i poteri del Presidente della Repubblica e degli altri organi di garanzia, assegna al Presidente del Consiglio un potere assoluto senza contrappesi e controlli, mette la Corte Costituzionale nelle mani dei partiti di governo, respinge ogni ipotesi di maggioranze qualificate per le scelte che incidono sui diritti , sulle libertà individuali e sul ruolo dell’opposizione.

Per quanto riguarda poi il nuovo assetto organizzativo dello Stato la cosiddetta “Devoluzione” determinerà confusione e contraddizione di competenze tra lo Stato stesso e le Regioni con il rischio della ingovernabilità, costringendo queste ultime e gli enti locali ad aumentare le tasse e a ridurre i servizi anche quelli essenziali per i cittadini fino a mettere in discussione l’unità nazionale, la coesione sociale, l’universalità dei diritti.con un aggravio di costi per lo Stato, visto che non tutti i cittadini, ad esempio quelli delle Regioni più povere, potranno esercitare il diritto fondamentale alla salute all’istruzione e alla sicurezza.
Così non si va verso una moderna Democrazia dell’alternanza ma verso una grande questione democratica. La personalizzazione del potere anche se elettivo, instaura invece la dittatura di un uomo solo aprendo la strada a possibili derive autoritarie e non garantendo stabilità ed efficacia all’azione di governo.

La nostra Costituzione, nata nel 1948 dalla resistenza contro il nazifascismo, votata allora a stragrande maggioranza da parlamentari trasversali agli schieramenti politici, ha senz’altro bisogno, dopo 60 anni, di alcune modifiche, ma non puo’ e non deve essere stravolta da una parte politica e fatta a pezzi da una coalizione a cui hanno aderito secessionisti antiitaliani che hanno vilipeso il tricolore e che reclamano l’indipendenza della Padania dal resto d’Italia!!!!!
Pur condividendo con la Lega Nord che l’assetto organizzativo del nostro Stato debba essere rivisto, siamo per l’ammodernamento, non per lo sfascio della nostra Repubblica e non capiamo come mai un partito popolare sostenga un premier che per cinque anni ha pensato esclusivamente ai suoi affari arrecando gravi danni ai ceti popolari e medi di questo paese

Democratici di Sinistra - Saronno

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