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Difesa dei confini e rispetto dei valori costituzionali della solidarietà e della dignità umana

matteo salvini
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20 Dicembre 2025

Il Ministro Salvini esulta per l’assoluzione in sede penale (di cui leggeremo le motivazioni) relativa al caso Open Arms, sottolineando la legittimità della “difesa dei confini”.

A parte l’uso fuorviante di tale espressione, che si adatta propriamente a difesa da attacchi bellici e non da chi fugge da situazioni umanitarie disastrose, vorrei ricordare che una cosa è decidere se l’adozione di un provvedimento amministrativo possa rappresentare o no un reato per chi lo ha emesso, altra cosa è valutarne la legittimità. Non ogni violazione di legge è reato, ma ciò non implica che il provvedimento non possa essere ritenuto illegittimo per violazione di leggi civili o amministrative.

Ricordo che a proposito del caso Diciotti, le Sezioni Unite della Cassazione, con ordinanza n. 5992 del 6 marzo 2025, hanno affermato che «il trattenimento a bordo di una nave costiera di persone migranti non ancora compiutamente identificate, e potenzialmente titolari del diritto di asilo, ex art. 10 Cost., integra una violazione del diritto alla libertà e alla sicurezza, di cui all’art. 5 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo» (diritto alla libertà e alla sicurezza) e che «l’obbligo di soccorso in mare rappresenta il fondamento delle principali convenzioni internazionali, da considerarsi prevalente su tutte le norme e gli accordi bilaterali finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare, in forza delle quali ciascuno Stato membro è tenuto a garantire che sia prestata assistenza ad ogni persona in pericolo in mare, fornendole le prime cure e trasferendola in un luogo sicuro».

Forse sarebbe bene non dimenticare questi principi e questi provvedimenti … a futura memoria e a tutela dei valori costituzionali della solidarietà e della dignità umana, che troppo spesso forze politiche accantonano.

Avv. Riccardo Conte, vicepresidente sezione ANPI “Claudio Macchi” di Varese

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