Sannino non fa sconti a un Varese dai due volti

Il maestro supera, ma solo di misura, l’allievo nel fango di Catania: i siciliani di Beppe Sannino, in risalita dopo un brutto avvio di campionato, battono 2-1 il Varese di Bettinelli al termine di una partita davvero dai due volti. Il primo tempo è tutto appannaggio degli etnei che segnano due volte, vanno vicini al tris e non vengono quasi mai infastiditi dai biancorossi. Un panorama completamente capovolto dopo l’intervallo quando tocca agli ospiti fare la partita, andare a segno (con Neto Pereira a metà ripresa) e sfiorare pure il colpaccio. Sannino deve infatti dire grazie al proprio portiere, Frison, autore di un prodigioso intervento su Miracoli a negare il pareggio.
Resta quindi un po’ di amarezza in casa Varese dove si interrompe la striscia positiva – sette punti in tre partite – mentre proseguono quelle meno appetibili della mancanza di vittorie esterne e delle gare con reti al passivo. Alla vigilia Bettinelli aveva parlato di possibili alti e bassi e tutto sommato è stato profetico: al "Massimino" l’andamento della sua squadra è stato davvero da poli opposti: ora sarà necessario concentrarsi sulla parte positiva e dimenticare quella negativa pensando alle parole del "vecchio" maestro Sannino: "Il Varese farà soffrire tanta gente". Riuscisse anche a fare punti fuori casa, sarebbe a cavallo, perché il potenziale della squadra biancorosso è tutt’altro che da disprezzare.

COLPO D’OCCHIO – I segni del fortissimo maltempo che ha colpito (anche) Catania in questi giorni sono ben evidenti sul campo di gioco del “Massimino”, fangoso e gibboso fin dai primi minuti di gioco. Un arcobaleno sullo stadio prima della partita consiglia comunque tanti tifosi a raggiungere l’arena catanese dove sono presenti anche una cinquantina di supporters biancorossi partiti di buon mattino in aereo.

CALCIO D’INIZIO – Con sette uomini rimasti a Varese, Stefano Bettinelli manda in campo l’undici preannunciato alla vigilia: Miracoli confermato accanto a Neto, Luoni terzino sinistro, Simic al posto di Rea. Sull’altro fronte il grande ex Sannino deve ridisegnare la difesa dopo gli infortuni di Peruzzi e Gyombert: sulla linea a quattro però rientra Spolli mentre in avanti c’è l’altro ritorno eccellente, quello di Rosina. L’ex senese parte dall’ala destra lasciando Leto accanto a Calaiò.

IL PRIMO TEMPO – Due così in Serie B ce li hanno in pochi: tocca agli uomini di maggiore qualità a disposizione di Sannino, Calaiò e Rosina marchiare a fuoco la prima parte di gara aperta e chiusa proprio dalle due reti rossoazzurre. Il primo a segnare è il centravanti che regala alla platea una prodezza rara: cross dalla sinistra che l’ex Napoli ribadisce in porta con una rovesciata potente, fulminea e precisa su cui Bastianoni non può davvero nulla. Una marcatura che tarpa subito le ali al Varese, incapace di reagire per lunghi minuti: Miracoli è troppo solo, Corti sbaglia tutto, la difesa traballa in più occasioni mentre dall’altra parte Frison rimane inoperoso. Neto e compagni danno segni di risveglio dopo il 20′, con un paio di corner e un tiro cross pericoloso di Capezzi, ma è di nuovo il Catania ad andare vicino al raddoppio. Buon per il Varese che Rosina calci sulla barriera una punizione concessa da Simic al 23′. Graziato poco dopo anche Luoni che colpisce con un calcio volontario Calaiò a metà campo; nessuno della quaterna vede l’azione e il terzino si salva dall’espulsione sicura. Poi ci vuole un enorme Bastianoni a tenere in corsa i suoi al 37′, quando l’incornata (su azione d’angolo) di Leto sembra destinata a finire in fondo al sacco. 
Il portiere biancorosso però non può nulla al 41′ quando il Varese perde palla in attacco – Fiamozzi – e scopre il fianco a un contropiede rapido del Catania che Rosina conclude con freddezza e precisione arrivando dalla destra e siglando il 2-0, risultato di metà gara. 

LA RIPRESA – Negli spogliatoi il Varese si scrolla di dosso le paure e rientra in campo con un piglio completamente differente. Sul terreno di gioco c’è Petkovic al posto di Zecchin – oggi non ha inciso – e il cambio di passo della squadra è evidente fin da subito: Falcone brucia la – poca – erba sulla fascia sinistra, lo stesso Petkovic arriva in area all’8′ ma al posto di tirare opta per l’assist a Miracoli interrotto dalla difesa. Poi sono ancora Falcone (9′; bordata ribattuta da Rosina) e Capezzi (12′; tiro-cross che sfila a lato, Miracoli è troppo lontano per la deviazione) a legittimare la superiorità biancorossa scalfita talvolta da azioni dei padroni di casa, poco dopo il quarto d’ora. Qui prima Calaiò reclama un rigore, poi Bastianoni mette i pugni su un tiro teso e forte di Leto. 
Ma il Varese ci crede, non si scoraggia quando Miracoli si vede annullare un gol in fuorigioco e subito dopo (22′) accorcia con la quinta rete stagionale di Neto Pereira. Il brasiliano lanciato in profondità vince il corpo a corpo con Spolli, resiste al ritorno di Capuano e fa secco Frison in uscita.
Il "Massimino" rumoreggia, teme di venire beffato, prova a sostenere i suoi che però non pungono quasi più e al 33′ rischiano di capitolare. Ci vuole una magia di Frison su Miracoli che riceve un assist da Neto ma da pochi passi non riesce a superare il portiere catanese con un tiro a botta sicura. I cambi di Sannino – Colello e Marcelinho – danno una mano ai siciliani che, scampato il pericolo, evitano altri guai tenendo il Varese lontano dalla propria porta. E gli ingressi coraggiosi di Forte e Tamas non riescono a scardinare la retroguardia di casa che al triplice fischio può tirare un sospirone di sollievo.

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