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2 giugno: la nostra Repubblica, la nostra Costituzione

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1 Giugno 2006

Egregio Direttore,
l’Associazione Mazziniana Italiana ha affisso in questi giorni, in molti comuni della nostra provincia, un manifesto in occasione del 60° compleanno della nostra Repubblica.
E’ una iniziativa indubbiamente controcorrente nel momento in cui l’interesse di molti politici (sicuramente un po’ meno quello dei cittadini) è rivolto ad altre incombenze, quali sono quelle legate al recente rinnovo del Parlamento e di alcuni Consigli Comunali.
Il fatto è che la ricorrenza del 2 giugno è quest’anno particolarmente importante per tutti gli italiani: a fine mese saremo infatti chiamati al voto popolare sulle modifiche alla Costituzione che sono state approvate in Parlamento dalla passata maggioranza di destra.
Per questo l’AMI invita i cittadini ad alzare il livello di guardia, per difendere la Carta Costituzionale da un’aggressione che ha minato alcuni dei valori fondamentali per la nostra Repubblica: l’unità della Nazione, il bilanciamento dei poteri, la parità di doveri e diritti per tutti, la solidale fratellanza fra gli italiani.
Noi pensiamo che la mobilitazione in difesa della Costituzione repubblicana sia oggi assolutamente necessaria.
E siamo convinti che una larga maggioranza di cittadini, al di là delle differenti posizioni politiche, possa ritrovarsi unita nel rifiuto di quello che Sartori ha definito “lo spezzatino dell’Italia”.
Non si tratta solo, in questo caso, di difendere i grandi principi ideali che stanno alla base della nostra Repubblica e che sono in gran parte messi in discussione da una riforma affrettata e dilettantesca; si tratta anche, in modo realistico e pragmatico, di evitare una moltiplicazione dei centri di spesa che sarebbe probabilmente fatale per un paese già in ginocchio dal punto di vista produttivo ed economico.
In questi giorni si sta delineando una deprecabile forma di lotta politica che vede il referendum sulla Costituzione come “resa dei conti” e come estremo tentativo di ribaltamento dei rapporti di forza fra minoranza e maggioranza parlamentare, facendone così un terreno di scontro per una contrapposizione cieca e lontana da un dibattito concreto e costruttivo sui valori costituzionali e sull’ordinamento dello Stato.
E’ un comportamento irresponsabile che va denunciato e combattuto in nome della ragione, invitando tutti al dialogo e al confronto costruttivo.
Per questo noi rivolgiamo il nostro accorato appello a tutti i cittadini, perchè si uniscano nell’opposizione ad un uso strumentale della Costituzione della Repubblica Italiana.
Un fraterno saluto

Angelo Bruno Protasoni - Associazione Mazziniana Italiana

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