A che servono i ministri senza portafoglio?
28 Giugno 2010
Egr. direttore,
questa volta è una nota del Quirinale che mi dà da pensare: “si rileva che non c’è nessun nuovo ministero da organizzare in quanto l’onorevole Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio”.
Il dubbio non è Brancher, come persona, di cui non me ne può fregar di meno, ma il ruolo dei ministri senza portafoglio.
Suppongo che un ministro, anche se di seconda scelta, debba fare qualcosa per giustificare compensi e benefit, e che per farlo abbia bisogno di uno staff, se non di un ministero vero e proprio. La nota del Quirinale dice esattamente il contrario. Viene il sospetto che, per il Presidente della Repubblica, un ministro senza portafoglio sia un tizio a cui si mette una targhetta per giustificare compensi e privilegi senza che provi a fare nulla. È solo così che si giustifica il fatto che non debba avere collaboratori da organizzare per un compito qualsiasi.
Se questo è il parere di Napolitano, perché non chiede di abolirli tutti? Solo perché il precedente governo ne aveva un buon numero?
Con i miei migliori saluti
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