A Sesto Calende il mio alano non può correre felice
2 Dicembre 2014
Egregio direttore,
la storia ha inizio quando un anno fa, esattamente il 14 dicembre 2014, ho adottato una galga , levriero della spagna, tramite l’associazione GACI. Spero voi siate al corrente della situazione dei Galgo in Spagna. La mia Elsa, questo è il suo nome, è una galghetta speciale, molto sensibile arrivata scheletrica, con la coda mozzata per congelamento e terrorizzata da tutto; le auto, le moto, le luci della strada, le persone, la pioggia ….. Da quando l’ho adottata ha subito manifestato il forte bisogno di correre libera, è una figlia del vento .. ma non è possibile lasciare libero un levriero rescue senza guinzaglio in zone non recintate. Questo per l’incolumità sua e degli altri . Un levriero che corre può raggiungere i 70/80 km orari e se "investe" una persona o un mezzo di circolazione sono grossi problemi.
Passeggiando con Elsa nei dintorni della mia abitazione mi sono accorta di un parchetto recintato attrezzato con qualche gioco per bambini ( delle cui norme di sicurezza nutro serissimi dubbi) all’interno del quale sussistevano 2 cartelli. Uno della vecchia gestione ( un cooperativa che ha ceduto in seguito il parco al Comune ) che recita il divieto di accesso agli animali ed un secondo, apposto successivamente dal Comune, che cita un’ordinanza del sindaco nella quale si fa obbligo ai possessori di cani al seguito, di raccogliere gli escrementi. E’ da subito chiaro per me, che vige la norma dell’ordinanza del Sindaco per cui comincio a frequentare il parco lasciando Elsa libera di correre. Da quel momento la voce vola di bocca in bocca e si sa che " le comari di un paesino non brillano certo d’iniziativa le contromisure fino al quel punto NON si limitavano all’invettiva". Infatti non solo vengo apostrofata ed aggredita verbalmente e maleducatamente ma mi mandano anche la Polizia Locale a casa e sinceramente non so dove abbiano recuperato i miei dati.
I vigili, una volta a casa mia, non fanno altro che constatare che il cartello del Comune non mi vieta l’accesso con la mia Elsa ma solo che non possiamo affiggere cartelli non autorizzati dall’ Ente Locale. Questo perché avevamo affisso alla recinzione un cartello in cui si invitavano i frequentatori del parco a non abbandonare rifiuti, umani e non .
In proposito ci tengo a precisare che non sono mai entrata quando il parco era occupato da bambini e/o persone ed ho sempre raccolto gli escrementi, anche di altri cani e non solo, anche tanti rifiuti umani. ma quello, mi è stato detto gentilmente dalle medesime comari che non è un problema mio! Appena dopo questo episodio il Comune di Sesto Calende ha organizzato come evento cittadino "UN POMERIGGIO DA CANE" al hoi partecipato con amici della stessa ed altre associazioni. In quella circostanza data la presenza del Sindaco siamo riusciti ad ottenere la promessa con firma dello stesso Sindaco della realizzazione dell’area cani a Sesto Calende ( cosa che non è ancora avvenuta ) con la garanzia che fino a quando non sarà inaugurata l’area dedicata ai cani continueranno a sussistere i due cartelli al parchetto in questione. Dopodiché lo stesso parchetto sarà vietato ai cani !?!? Se il problema sono gli escrementi, mi chiedo : è per caso "NO FLY ZONE" per i volatili ? E’ per caso a misura di non intrusione di gatti che usano più che volentieri la sabbia collocata proprio sotto ai giochi destinati ai bambini? gli escrementi dei gatti sono molto puzzolenti e veicolo di molti virus ma nessun padrone – proprio della cooperativa edilizia – li raccoglie!!!!. Cosa che non è ancora avvenuta.
A fine maggio decido di "salvare" un’altro figlio del vento e "una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale come una freccia dall’arco scocca vola veloce di bocca in bocca"….e sale la rabbia delle comari. Da ultimo in data 26/11/2014 arrivata al parchetto trovo che : il cartello del Comune è stato divelto e sul cancelletto è stato affisso un cartello composto da una busta di plastica contenente un foglio di libro con l’immagine di due CANI e con a fianco la scritta " 26/11/2014 IL COMUNE – DA OGGI NOI NON POSSIAMO PIU’ ENTRARE". naturalmente senza un timbro, un logo od un elemento ufficiale che rimandasse all’Ente Comunale. Dopo 10 giorni circa, nonostante numerosi tentativi, non siamo ancora riuscita a sapere se questa operazione è stata autorizzata o no dal Comune.
Cordiali saluti, Emanuela Rita Signor
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