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Addio mitica Televisione Svizzera Italiana

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21 Giugno 2006

Gentilissimo Direttore,

l’ex Ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri ha organizzato numerosi seminari e tenuto innumerevoli conferenze stampa sul Digitale Terrestre, raccontandone i grandi pregi e le favoleggianti future gioie per l’italiano telespettatore. Ma pare che la Terra Promessa possa attendere, l’Italia ha chiesto un rinvio per l’ingresso dei propri canali televisivi sul Digitale Terrestre. Chi, per correttezza culturale innata, non ha chiesto posticipi e ci va con grande puntualità é la Televisione Svizzera Italiana. Ancora un mese in chiaro e poi ciao. Credo non sia il solo a vivere questo momento come epocale. Ritengo la TSI1 e la TSI2 le uniche televisioni in chiaro con una proposta di palinsesto di qualità. I reportage giornalistici misurati ma mai proni al potere, i film in prima visione, i documentari locali (spesso sulle zone italiane di confine), il mitico meteo (o la meteo come dicono loro), le manifestazioni internazionali gratuite e via dicendo. Una televisione attenta, misurata, di qualità, attenta alle vicissitudini locali ma al contempo internazionale, mai provinciale. La televisione che noi italiani non abbiamo mai saputo o voluto fare. Il Ticino é una parte del nostro territorio, ci sentiamo da sempre cugini e da sempre invidiamo loro certi aspetti della loro pubblica amministrazione, della loro pragmaticità e quella meravigliosa lieve ipocrisia di cui sono permeati. Da sempre esempio non seguito, auspicato ma mai intrapreso. Ed ora un distacco vero, tangibile. Non mi risulta che qualcuno abbia svolto iniziative per evitare questa vergognosa, ennesima, rapina. Ne sono fortemente dispiaciuto, quanto si parla di cultura del territorio e salvaguardia delle culture locali? Appunto, quanto se ne parla…

Alessandro Folador

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