Alla faccia di Roma ladrona
21 Febbraio 2006
“Roma ladrona”…quante volte ho sentito e visto appeso ai muri questo slogan, ideato anni fa dai signori del carroccio al fine di demonizzare una intera classe politica e al tempo stesso per farci credere che non avrebbero mai accettato e voluto fare parte di questa stessa classe che, a detta loro, letteralmente invadeva le alte vette della città eterna.
Laddove insomma si decidevano le sorti dell’Italia.
Sembrano trascorsi decenni…secoli. Ed invece parliamo di soli pochi anni fa, di quando insomma il nostro paese era ancora governato da una classe dirigente preparata, colta, tutt’altro che improvvisata, capace di guidare invece la nazione con l’autorevolezza di chi conosce le proprie forze e le proprie attitudini.
Certo, la storia ha messo in evidenza le cose che poi abbiamo conosciuto…probabilmente (aggiungo) amplificando in maniera esagerata i casi e le situazioni. Ed è nata tangentopoli.
La tangentopoli che i signori del carroccio sognavano tanto per detronizzare la “Roma ladrona” della quale poi, ben volentieri, sono andati loro stessi a fare parte.
Le macchine blu, le scorte, il potere, gli stipendi galattici dei loro parlamentari (e non solo nel parlamento italiano), le carriere, i ministeri, la forza ed influenza sul potere mediatico…nonchè la “indissolubile” fusione con l’organo che garantisce loro tutte queste belle cose.
Il partito di Forza Italia e quindi con il suo patron indiscusso Silvio Berlusconi.
Da quando cioè questo signore ha garantito ai “carrocciani” tutte queste cose…che prima rappresentavano per loro la “Roma ladrona”, ebbene, in ragione di questo, tutto può essere ammesso.
Ma cosa volete che possa importare a questa gente ormai se il lago di Gavirate è inquinato o di altre inezie locali del genere dei quali fatti prima facevano la loro bandiera politica?
Sognavano intanto ed in realtà la Roma ladrona…e per raggiungerla vi era solo un mezzo, quello di toglierla di mezzo.
La strategia sarebbe poi stata quella di riporla in un cassetto, ma non per sempre.
Sapevano bene che un giorno le opportunità avrebbero consentito loro di farne cosa (anche) propria.
Una premessa doverosa questa…per identificare chi in questi giorni ha sicuramente ed indiscutibilmente messo in pericolo la sicurezza di un popolo (o forse più di una).
In ragione delle proprie convinzioni e delle relative esternazioni non è pensabile rendere, in funzione di una posizione di responsabilità, tutti i luoghi pubblici di uno stato potenzialmente pericolosi.
Perchè è questo che indiscutibilmente l’azione ha contribuito a fare.
Io caro signor Calderoli la spesa la devo fare con la mia famiglia nei supermercati (tra l’altro anche tra i più affollati per potere risparmiare ed arrivare a fine mese)…lei invece a farla probabilmente ci manda da tempo la tata ed aspetta che, ritornata, gliela serva sul piatto.
Questo per dire che la sicurezza non è certo cosa che possa preoccupare lei, fornito di scorte, tate e quant’altro…ma le famiglie? Per Dio!!!
Non ci pensa alle famiglie che si recano nei grandi magazzini, Ipermercati…o ai padri e madri di famiglia che ogni mattina prendono la metropolitana, i treni, gli aerei…alla sicurezza nelle stazioni. Ma per Dio!!!
E pensi che lei da queste famiglie ha ottenuto tutto quello che oggi ha la grazia di avere…che riconoscenza!
E magari nella Roma ladrona ci vorrebbe stare ancora per altri cinque anni vero? Non importa con chi…mi rendo conto.
Uno vale l’altro è naturale…che importa?
Gli islamici ora hanno preso il posto dei terroni (o quelli ancora sono rimasti?)…come la Roma ladrona oggi ha preso il posto del “lago di Gavirate” usato come veicolo per consensi.
Per tutto questo e per le cose che ha detto e fatto, anche negli anni, insieme ai suoi compagni Gemoniesi e non caro signor ex ministro oggi però non mi sento di accusarla…è più opportuno ricondurre tutto ad un discorso culturale, di capacità e affinità politiche, di istruzione adeguata ai ruoli, di sensibilità…doti assolutamente sconosciute e quindi non considerate da coloro che hanno “consentito” di annoverarla nella grande famiglia della “Roma ladrona”.



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