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Ancora disagi, “scrivo alle Nord”

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18 Luglio 2006

Egregio Direttore,

allego qui di seguito il testo di un’e-mail che ho spedito proprio oggi a LeNord per lamentarmi dei continui disservizi degli ultimi giorni…
Cordialmente.
Lise Begalli

—————

Spettabile LeNord,

mi corre l’obbligo, ancora una volta, di segnalarVi quanto segue:

17 luglio 2006 – ore 19.20 – treno diretto da Milano Cadorna a Laveno:

Il treno parte in orario, ma superata la Stazione di Bovisa, inizia a procedere lentissimamente. Ci fermiamo appena prima della stazione di Saronno. Iniziamo così ad accumulare una decina di minuti di ritardo. Naturalmente, ai passeggeri, non viene fatta alcuna comunicazione circa le cause dell’intervenuto disagio. Procediamo quindi di qualche metro ed il treno raggiunge la stazione di Saronno, dove sentiamo – dagli altoparlanti – il messaggio del capostazione che avvisa che i treni subiranno ritardo a causa di un mezzo guasto prima di Varese… Ripartiamo da Saronno e, mentre il treno transita proprio all’altezza della Stazione di Abbiate Guazzone, sentiamo una forte ed improvvisa frenata: il treno è fermo! Naturalmente il controllore scende per verificare quale sia il problema…affacciandoci dai finestrini del vagone di prima classe, noi passeggeri (e mi vien da dire che solo noi passeggeri abbiamo gli occhi per guardare), notiamo un losco individuo che scende e si allontana dal treno attraversando i binari e raggiungendo la banchina della stazione, tutto questo sotto lo sguardo attonito del capostazione, che però non accenna reazione alcuna… Sembra un fumetto: il controllore & Co. hanno tutti come dei grossi punti di domanda che fluttuano sopra la testa…All’improvviso ci accorgiamo di un certo fermento all’ingresso del vagone di prima classe: gli addetti si sono accorti che è stato tirato il freno di emergenza. Ecco perchè il treno si è fermato così bruscamente! Notiamo inoltre il controllore che parlotta con tre giovinastri seduti sempre nel vagone di prima classe…ma cosa stanno dicendo? In breve, stanno spiegando che è stato il loro amico (il losco figuro) a tirare il freno di emergenza perchè doveva scendere ad Abbiate Guazzone…senza poter attendere di arrivare – dopo circa 500 metri – alla stazione di Tradate… Mi pare fantascienza! Il controllore alza le spalle e si allontana. Il treno sta ripartendo e… rieccolo! Il “minus sapiens” che ha tirato il freno di emergenza sta tentando di riattraversare i binari (forse per risalire sul treno? Ci ha ripensato?), ma il capostazione di Abbiate lo invita a non scendere sui binari perchè il nostro treno è già in movimento…Mi pare che questo sia un episodio di una gravità enorme. Raggiungiamo Tradate alle ore 20.25 (giusto-giusto una mezzoretta di ritardo) con un bel travaso di bile ed il morale della serata completamente guastato.

18 luglio 2006 – ore 07.33 – treno diretto da Tradate a Milano Cadorna:

Il treno arriva a Tradate in orario: fortunatamente un amico che sale a Varese, mi ha anticipatamente avvisata che la composizione questa mattina è un pò “particolare” e che la prima classe è nel terzo vagone, anzichè nell’ultimo come di consueto. Vedo arrivare il treno: è un’accozzaglia di carozze del 15-18…cerco con lo sguardo la prima classe, il terzo vagone… ma non si capisce nulla! Ci sono mille adesivi sui finestrini, alcuni integri alcuni mezzi staccati…sono gli adesivi del declassamento, o del surclassamento… La seconda classe che diventa prima, la prima classe che diventa seconda… in effetti l’unica distinzione tra le due è l’importo dell’abbonamento che paga il passeggero… Comunque, senza soffermarmi troppo su questi “dettagli”, salgo sul treno che, data la carestia del numero delle carrozze, è strapieno di gente… Trovo incredibilmente posto a sedere su un bella panchetta di velluto…proprio fresca ed adeguata alle temperature del periodo estivo…Trovo posto a sedere solo ed unicamente perchè i Vostri dipendenti, che abitualmente viaggiano in prima classe comodamente seduti (il passeggero pagante invece rimane in piedi come un carciofo), questa mattina hanno deciso di cedere il posto: in particolare il ragazzo che si alza davanti a me, dice: “mi alzo perchè il regolamento lo prevede”. Quindi il regolamento de LeNord prevede che il Vostro personale debba cedere il posto nel caso in cui altri passeggeri, con regolare titolo di viaggio, siano costretti a stare in piedi? In altre realtà lavorative effettivamente accade questo: nel trasporto aereo, ad esempio, il dipendente della compagnia (che chiaramente si avvale di un biglietto a condizioni favorevoli) rimane a terra nel caso in cui l’aereo sia pieno… In effetti è logico che il passeggero che paga per intero abbia la precedenza. Comunque questa circostanza non mi era mai stata chiarita, sebbene, nelle mie precedenti e-mail a Voi indirizzate, avessi sempre chiesto delucidazioni in merito al Vostro regolamento.

A questo giro, riassumendo, in qualità di Vostra cliente, chiedo maggiore puntualità, controllo, sicurezza e pulizia dei vagoni.

Distinti saluti.

Lise Begalli

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