Attenzione a come si vuole riscrivere la storia

3 Maggio 2006

Solo oggi – al rientro da un viaggio all’estero – ho appreso delle esternazioni del Vicesindaco di Gavirate riguardo la celebrazione del 25 aprile.
Non mi stupiscono le parole del sig. Foti poichè “condivido” con lo stesso la Sala del Consiglio Comunale dal 2004, io sulla sedia di sinistra.
Più volte in questi anni ho dovuto constatare come la Storia sia stata riscritta dallo stesso vicesindaco col supposto intento di “pacificazione” e “riconciliazione” sfruttando, addirittura, il nome del Capo dello Stato, “usato” a pretesto di una reinterpretazione degli atroci fatti accaduti negli anni del fascismo e dell’occupazione nazista.
I Gaviratesi guardano silenti ma non per questo accondiscendenti (e non ci si lasci ingannare dal risultato comunale delle recenti elezioni) alle attività amministrative del sig. Foti.
Io non intendo aggiungere altro alla risposta data al vicesindaco dal dott. Del Frate, nel suo post-it del 29 aprile. Le mie sono solo poche righe per esprimere apprezzamento al giornalista, concordo totalmete con quanto da lui scritto.
Merita certamente sentimenti di gratitudine chi, fuori dal coro (se si esclude l’ANPI), non assiste passivo alla lettura distorta degli anni della Resistenza ma esprime il proprio punto di vista, che è poi, in questa specifica occasione, il preciso resoconto della STORIA.
Grazie dunque, all’attento Del Frate, da chi – la sottoscritta – “guarda al futuro” (per dirla come Foti) senza dimenticare di essere figlia di un Partigiano deportato, a 18 anni, in un campo di concentramento nazista, dopo l’arresto ad opera dei fascisti varesini.
Cordiali saluti e buon lavoro.