Basta case a Malnate!
Loading...11 Febbraio 2006
Ebbene sì, lo abbiamo sentito: Malnate ha raggiunto e superato i sedicimila abitanti. Mica pochi per un paese. A meno che non si voglia competere con Milano, o Londra, o addirittura New York e fare come quella rana che si gonfiava d’aria per diventar grossa come un bue. Poi è esplosa. A parte il fatto che la quantità non è la qualità, anzi nel nostro caso è proprio vero il contrario. Allora, 16mila abitanti: sedici chilometri se li mettiamo tutti in fila, con un solo metro a cranio: oppure 160 chilometri di colonna con una macchina a testa, neonati compresi. Se accendiamo tutti i nostri motori a questo punto il serpentone si anima, prende vita e manda fumo…E poi ci lamentiamo che manca l’acqua.
Sembrava normale, una volta, costruire. Si usciva da un passato di miseria e ce n’era di spazio, fra prati e boschi. Non si vedeva ancora la differenza fra costruire per noi stessi, per bisogno, e sfornare edifici per altri, a scopo di lucro. Adesso a saccheggio compiuto la sindrome compulsiva spinge ancora qualcuno a rosicchiare, mangiucchiare, inghiottire il poco che resta. Dobbiamo capire che i valori al giorno d’oggi si sono capovolti: adesso è un privilegio esclusivo possedere un grande spazio verde e non una seconda o terza casa! Il verde è più importante del cemento. Deve entrare –e forse è già entrato- nella coscienza collettiva che costruire per guadagnare non è più “normale”, ma un danno per la comunità. Perché il guadagno di pochi e a breve termine provoca guasti incalcolabili per tutti nel presente e nel futuro. Cosa penseranno fra cento anni di questo scempio di costruzioni? Diranno che erano speculazioni miopi, da cervelli piccoli, e disserteranno sulle affinità tra uomini e animali. Ah, dite voi, e chi se ne frega?
Forse converrebbe osare l’inosabile e andar controtendenza: un bel bonus, un bel pacco di euro nuovi che profumano di stampa a chi decide di andarsene da Malnate e poi subito: giù quella casa, giù quel palazzo! Demoliti. Investimento costoso di certo, ma pensiamo per noi alla grande: i posteri ci ringrazieranno.
Ah, e il nuovo piano regolatore? Ma ridurre case e abitanti, non vi pare?
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