Berlusconi e le amicizie particolari
2 Marzo 2006
Egregio direttore,
siamo ormai in piena campagna elettorale per le politiche e, come al solito, invece di accettare di confrontarsi sui problemi concreti degli italiani, il quasi ex presidente del consiglio Berlusconi, in visita negli Stati Uniti, torna ad evocare lo spauracchio di una eventuale vittoria del centrosinistra.
Tempo fa non esitò a spararla grossa:”Bush e gli Usa – disse – temono un cambio alla guida dell’Italia”. Questa volta è stato più prudente, ma secondo la Sua “autorevole” opinione, la vittoria di Prodi comporterebbe inevitabilmente un indebolimento nell’unità del mondo occidentale.
Sorge spontanea una domanda: come mai Berlusconi, a fine mandato, va in visita a Washington per ostentare l’amicizia con Bush e fa finta di non conoscere quell’altro Suo caro amico, quel Vladimir Putin, che risiede a Mosca e che è stato più volte Suo gradito ospite nella villa in Sardegna?
Non sarà per caso che l’ex capo del KGB è un amico imbarazzante per chi si professa paladino della libertà e della democrazia?
Secondo Amnesty International, in Russia, anche dopo la fine del comunismo, la democrazia è rimasta di cartapesta.
Dietro alla facciata i media non hanno alcuna indipendenza rispetto al potere politico; l’opposizione è stata annientata; il petrolio è stato rinazionalizzato; la giustizia è manipolata a fini politici, la mafia e la criminalità imperversano, l’opinione pubblica viene anestetizzata con il mito nazionalista.
L’FSB, erede del KGB, non ha mai smesso di usare i vecchi metodi: tra gli altri, sono stati condannati per “spionaggio” il fisico Valentin Danilov, lo scienziato Oskar Kaibyshev e lo specialista in armamenti Igor Sountiaguine.
Grigori Pasko, giornalista e militante ecologista, nel 2001 è stato spedito ai lavori forzati per avere rivelato che la Russia riversava illegalmente scorie radioattive al largo di Vladivostock. La giornalista indipendente Arma Politkovskaya è stata avvelenata sull’aereo che doveva portarla a Beslan. Il famigerato Istituto psichiatrico Serbsky è tornato in auge per dichiarare “incapace di intendere e volere” il colonnello Juri Budanov, colpevole di crimini contro l’umanità in Cecenia. L’arcipelago Gulag è diventato la cella dove l’ex padrone di Yukos, Mikhail Khodorkovsky, è incarcerato per avere osato alzare la voce contro il “nuovo zar”. Come mai Berlusconi, in questo momento, non va in Russia? E, soprattutto, come mai non dice nulla sulla “libertà” e sulla “democrazia” russa?
C’entrano forse qualcosa gli accordi sul gas con Gazprom bloccati dall’Antitrust? Anche in questo caso, come in quello della Cina, di fronte al dio denaro libertà e democrazia possono attendere?



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