Bustecche, un ghetto abbandonato dall’indifferenza della città giardino
2 Luglio 2006
Riflessione emotiva su quanto successo a Woodstecche.
Non è possibile che succedano queste cose! Ci sono delle associazioni, dei volontari, dei ragazzi che si sbattono per far diventare migliore quel quartiere che sono le Bustecche. E quello che si prendono, sono coltellate? Ma che cosa c’è nella testa delle persone? Che cosa c’è nel cuore di questa città giardino e di chi la governa? È mai possibile che chi cerca veramente di cambiare le cose non venga mai aiutato?
Ieri il quartiere non sembrava più lo stesso, finalmente qualcuno organizzava un’iniziativa diversa, aperta a tutti. Il pomeriggio si era giocato il torneo “Un calcio al razzismo” con la squadra degli africani che aveva cantato tutto il tempo… E poi la sera c’era stata un’atmosfera magica… Immersi nella pineta illuminata leggermente, ognuno aveva potuto godere di buona musica o
gustare un cous cous in un clima tanto perfetto da sembrare irreale, specialmente alle Bustecche.
E poi la partecipazione della gente del quartiere è stata unica: dai più piccoli agli anziani tutti si sono divertiti in questa insolita festa alimentata a pannelli solari! Qualcosa sembrava essere veramente cambiato, almeno per un giorno, in questo rione conosciuto solo come zona di delinquenza, di spaccio e di Blood & Honour!
Questo luridissimo atteggiamento piccolo borghese varesino che crea comitati per sloggiare gli immigrati, o per fermare qualsiasi tipo di attività culturale che si svolga dopo le dieci e mezza di sera, non si rende conto o semplicemente volta la faccia di fronte al disagio, alla violenza che c’è ancora nei quartieri più difficili! Non si può non vedere ed è assurdo che chi, come i ragazzi dell’associazione “Quei bravi ragazzi”, o tutte le altre realtà associative, si impegna allo sfinimento per fare qualcosa di diverso per le Bustecche, non venga, non dico finanziato, ma quanto meno incoraggiato dalle istituzioni.
La verità è che i varesini, e i rappresentanti politici che loro stessi hanno eletto, non si sono mai minimamente preoccupati di tutto ciò. Per un motivo fondamentale. È una cosa che non li tocca e soprattutto non tocca il loro portafoglio…
Potranno essere le solite banalità, ma occorre riflettere su quali sono le priorità da affrontare. Si parla di sicurezza ma non si va mai ad estirpare le radici della delinquenza. La violenza e il risentimento gratuito sono troppo spesso profondamente radicati in questi ventenni… È l’ignoranza che crea tutto ciò… Ora, i QBR hanno voluto fare una festa, la loro festa, ed hanno voluto farla alle Bustecche e non altrove perchè questo significava fare cultura lì dove non ce n’è la minima traccia. C’è forse stato uno straccio di aiuto da parte di qualcuno? No, anzi l’unico intervento è stato quello dei vigili che, alle undici e mezza puntuali
hanno fatto staccare la musica. Perchè tanto non gliene frega niente a nessuno… Le Bustecche sono un ghetto, che senso ha cercare di recuperarlo?
Dispiace, dispiace tanto perchè Woodstecche era veramente un bellissimo esperimento… e so già che qualcuno avrà la faccia di tolla di sostenere che è tutta colpa della festa e che non si doveva fare…



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