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Caccia e proprietà privata

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20 Settembre 2007

Il diritto di caccia è un diritto legato al terreno e alla proprietà. Ogni proprietario di terreno possiede questo diritto di caccia – e ciò significa che spetta a lui la decisione se sul proprio terreno voglia praticare la caccia oppure no. Dove è vietato cacciare è vietato anche al proprietario.

Tramite la legge statale sulla caccia, invece, si toglie al proprietario del terreno il diritto di determinazione sul proprio terreno. In altre parole: i cacciatori possono entrare nei terreni privati sempre liberamente anche senza il permesso dei proprietari e gli animali presenti e soggetti al diritto di caccia possono essere cacciati liberamente.

Nel codice europeo dei diritti dell’uomo si legge:

“Ogni persona ha il diritto di godersi la sua proprietà in pace.”

La possibilità che estranei possano determinare l’utilizzo di terreni è soltanto giustificato se viene autorizzata per il bene comune. L’esercizio di un Hobby, come per esempio la caccia, di una minoranza irrisoria e armata (1 % della popolazione totale in Italia) non ha alcun fondamento e non è di pubblica utilità.
Il tribunale europeo di Strasburgo ha riconosciuto nel 1999 che queste strutture legislative, che ricordano il feudalesimo, non sono conciliabili con alcune delle più elementari concezioni di diritto, sono contro i diritti dell’uomo e dunque punibili. Nella sua sentenza del 29.4.99 (Chassagnou et autres v.France) ha accolto la querela dei proprietari francesi e ha deciso quanto segue:

“Il trasferimento obbligatorio del diritto di caccia a una cooperativa di caccia è una lesione del diritto di proprietà. Malgrado rifiutino la caccia per motivi etici, i proprietari devono sopportare ogni anno la presenza di persone con armi e cani da caccia sul loro terreno. Questa restrizione del diritto di usufrutto libero è senza dubbio un’ingerenza nell’esercizio dei diritti dei proprietari sui loro terreni..artolo 11 EMRK. La libertà di assemblea è lesa se un proprietario viene costretto a diventare socio di una cooperativa di caccia e gli viene trasferito il diritto di caccia, malgrado rifiuti la caccia per motivi etici.”

Subito dopo la sentenza della corte europea per i diritti dell’uomo, il Portogallo ha stabilito con coerenza: la nuova legge di caccia portoghese lascia ad ogni proprietario il diritto di dichiarare zona libera dalla caccia i suoi terreni, sui quali nemmeno lui è autorizzato di cacciare. Resta la speranza, che anche i tribunali italiani finalmente si occupino di queste problematiche e mettono fine alle usanze di caccia in Italia. Altrimenti- a nostro avviso- si dovrebbero riscrivere parti della costituzione, nelle quali si tratta di libertà di pensiero e protezione della proprietà privata. Attualmente parecchi proprietari di terreni in tutta la Germania fanno causa contro l’obbligo di diventare socio di una cooperativa di caccia e quindi contro l’esercizio di un divertimento sanguinoso del tempo libero sulla loro proprietà.

Manasseri Giuseppe, Bisuschio

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