Caccia: la vita si rispetta in tutte le sue forme

2 Luglio 2006

Spettabile Redazione di VareseNews,
vorrei rispondere alle considerazioni del Signor Roi a proposito della mia precedente lettera (28 giugno) sulla caccia, anche se credo che un’adeguata risposta sia già giunta dal Signor Orlandi, che ringrazio per le sue parole.
Non ho intento polemico, ma ritengo che alcune precisazioni vadano fatte:
– innanzitutto, le mie non sono demenzialità esagerate, perché si basano su dati che, in quanto tali, sono obiettivi. Su dati del 2001 è stato calcolato che si muore 6,4 volte più frequentemente di caccia che per infortuni sul lavoro.
– so benissimo che la caccia è legale
– quanto all’inquinamento ambientale: io non l’ho mai attribuito in toto ai cacciatori (sarebbe un’evidente falsità…); ho invece parlato di saturnismo, cioè inquinamento da piombo e poiché i proiettili sono fatti con questo elemento e le cartucce non vengono raccolte…
– anch’io sono cittadina italiana come Lei, Signor Roi, e faccio parte della maggioranza della popolazione che non vuole la caccia
– il rispetto per gli animali e per la natura non vanno di pari passo con l’odio per l’uomo… questo è solo un luogo comune… se non me ne importasse niente dell’uomo, perché avrei citato anche le vittime umane? E poi chi rispetta la Vita la rispetta qualsiasi sia la forma con cui si manifesta… e prova la stessa indignazione per tutti i delitti contro di essa.
Mi auguro che questo scambio di idee tra me e il Signor Roi abbia stimolato riflessioni… che ognuno giunga alla propria conclusione!