Carenza d’acqua, un altro problema che diventa un’emergenza
21 Giugno 2006
Egregio Direttore
faccio riferimento al concittadino Azzatese “Curly” (http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=51334) il quale riporta una notizia che circola da qualche giorno sui lavori in zona IPER.
Anche io ho dato peso alla notizia del “complotto” in cui l’Aspem, per coprire un madornale incidente ha mascherato l’accaduto con la “siccità”. Ho fatto ulteriori approfondimenti, si tratta di una incomprensione di un giornalista.
In questi casi l’informazione corretta è di fondamentale importanza, altrimenti nascono spontanee congetture d’ogni sorta, se poi ci si mettono giornalisti che non approfondiscono (magari con una vera e seria inchiesta giornalistica) e danno solo una notizia semibufala, siam proprio messi bene.
Ammesso che ci siano seri problemi di approvvigionamento delle falde e di pozzi, si può solo ipotizzare i motivi del distacco senza preavviso. Forse per evitare che la gente faccia una incetta spropositata di acqua provocando di conseguenza una richiesta oltre misura di acqua e quindi un danno maggiore.
Sfortunatamente quando manca l’acqua il primo ad essere additato è il gestore, il quale fa ammenda di non aver comunicato per tempo una situazione così grave. Magari l’ha fatto e forse s’è perso nella burocrazia.
Cosa ci voleva, qualche mese fa, a tappezzare le città con avvisi del gestore sul fare parsimonia d’acqua? Ci si guadagnava tutti, il gestore in pubblicità di efficienza e lungimiranza e tutti noi cominciavamo a stare attenti al gocciolio del rubinetto.
Comunque il problema della carenza d’acqua dalle nostre parti è annoso, benché abitiamo in una zona ricca di laghi abbiamo questi problemi da “quarto mondo”. E’ una cosa che non capisco, ma cercherò prima o poi di trovarne il motivo.
Purtroppo è prassi ormai comune a far fronte in tutta fretta ad emergenze, prevedibili e risapute da anni. Soltanto quando si è con “l’acqua alla gola” (o quando ci scappa il morto…) allora l’emergenza viene recepita come grave; prima si tratta solo di una situazione contenibi le, si spera non accada mai e finché va bene si temporeggia.
Quando dal rubinetto non cade una goccia, spunta la punta dell’iceberg. Vengono rispolverati i vecchi motivi di tanto immobilismo nei confronti del problema: mancanza di soldi, amministrazioni comunali che hanno soprasseduto, rete idrica vetusta, signori con il proprio tornaconto, inquinamento delle falde, questioni politicamente poco appetibili e quindi non degni di nota, etc. I dubbi sono: o la rete idrica “perde acqua” o la gestione è poco funzionale (dove sono i giornalisti che fanno inchiesta?!?).
Poi ci si lamenta (giustamente) che la gente usi l’acqua in modo smodato, si annaffiano i giardini, l’auto, e quant’altro. Purtroppo è una conseguenza al lassismo generale sul motto “così fan tutti” e “a casa mia faccio quello che voglio”, però con l’acqua di tutti… Se la popolazione fosse più sensibilizzata a non sprecare impropriamente l’acqua, magari ci sarebbero meno persone “incivili”. L’acqua non è più una risorsa illimitata, ma un bene prezioso e costoso.
La prevenzione costa e non tutti i gestori/amministrazioni comunali hanno a cuore il “buon governo” delle risorse. Chi lo fa è da ammirare e prenderne esempio.
Ad esempio una amministrazione “illuminata” potrebbe incentivare la sostituzione dei contatori obsoleti, a sostituire le cassette di scarico dei bagni con il regolatore di flusso, etc.
Qui un articolo sul riciclo dell’acqua del Water: http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/esteri/hdueo/hdueo/hdueo.html
Invito il concittadino Azzatese (e chiunque altro volesse) a partecipare al Simposio dell’acqua che si svolgerà questo venerdì 23 giugno alle ore 21.00 nei locali della ProLoco di Azzate (qui la locandina: http://www.proazzate.org/eventi/idrosimposio/).
Il simposio sull’acqua “cade” per caso in questo periodo di crisi idrica, fa parte di una serie di incontri. A preve verrà pubblicato un articolo in merito.
Auspicherei una maggiore incisività (politica ed economica) dei comuni nei confronti del problema idrico delle nostre zone, adottando seri e concreti provvedimenti strutturali.
Saluti
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