Caro sindaco, chi controlla i padroni maleducati dei cani?
19 Giugno 2006
Egregio direttore
Allego, per conoscenza, copia della lettera raccomadandata a.r. che ho inviato oggi al Signor Sindaco di Varese.
Desidero raccontarLe quanto mi è accaduto sabato 17/06/2006 alle ore 11,30 presso il parco Villa Toepliz di Sant’Ambrogio.
Sono con mio nipotino di un anno e mezzo, e cerco di farlo divertire con i giochi per bambini che sono a disposizione.
Mi rendo subito conto che è forse più numerosa la presenza di cani che non di bambini, ma questo non mi preoccupa in modo particolare perché anch’io ho avuto un cane e quindi non ho prevenzione di alcun genere.
Purtroppo, però, un certo numero di cani è lasciato libero di scorazzare nei prati e peggio ancora, nella zona dei giochi dei bambini.
Ho cercato di far presente ad un signore pacificamente seduto su una panchina che uno dei suoi barboncini bianchi lasciati liberi, aveva sporcato. Prima ha minimizzato, poi mi ha chiesto di mostrare dove c’era lo sporco che avrebbe provveduto a pulire, infine mi ha compatita perché ho dimostrato il mio disappunto per quanto era successo.
Possibile, mi chiedo, che non ci siano delle persone incaricate di controllare il comportamento dei questi proprietari di cani? A che serve mettere all’entrata del parco l’apposito contenitore di sacchetto e paletta se poi nessuno li usa? A che serve riempire il parco di cartelli con l’indicazione cani con guinzaglio e museruola?
Abbiamo la fortuna di possedere questi bellissimi parchi che dovrebbero essere goduti da tutti, non solo dai cani e dai loro proprietari.
Io ho riferito questa mia esperienza personale, ma provi anche solo girare per la città, con i marciapiedi insozzati da escrementi di cane, o lungo il percorso delle Cappelle del Sacro Monte, se davvero anche a Lei non viene voglia di dire “Dove è andata a finire la mia Città Giardino?”
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà porre al problema che ho suscitato e Le auguro di saper governare saggiamente e per il bene di tutti la nostra amata Varese.
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