“Che vergogna lo show di “Mistero” sui fantasmi di Viggiù”
2 Febbraio 2013
Egregio Direttore,
sono una cittadina di Viggiù e Le scrivo questa lettera per manifestare tutto il mio disappunto dopo aver visto la puntata di ieri sera di Mistero. Nel corso di essa, infatti, è stato trasmesso un servizio per dimostrare la presenza di fenomeni paranormali nel vecchio cimitero del paese.
Il tutto, ovviamente, come da copione, presentato con innumerevoli imprecisioni. In primo luogo si è definito più volte il cimitero come abbandonato, quando, in realtà, si tratta solo di un piccolo cimitero non più in uso, realizzato nei primi dell’Ottocento. Il valore monumentale e artistico di quest’ultimo è stato ampiamente riconosciuto anche grazie ad uno studio realizzato dal Liceo Artistico di Varese, poi pubblicato in un libro dal titolo Il cimitero vecchio di Viggiù. Una testimonianza di arte sepolcrale dell’Ottocento lombardo. Sempre a riprova della grande suggestione artistica del cimitero, esso è diventato qualche anno lo scenario perfetto per la lettura dell’Antologia di Spoon River ad opera del professor Silvio Raffo.
Bene, tutto questo ieri sera è stato completamente infangato da uno show di pessimo gusto. A causa di una qualche segnalazione su questi fenomeni inspiegabili fatta da un abitante di Viggiù si è messo in moto tutto il teatrino. Ecco i punti salienti del servizio: la pseudo-conduttrice che si aggira nel cuore della notte tra le tombe con il respiro affannoso per il terrore; un antropologo (sì, proprio un antropologo!) che sostiene che vicino alla tomba monumentale di una donna è in grado di rilevare delle forze paranormali. Il tutto condito con vari aneddoti su voci che circolano in paese sul cimitero. Mi stupisco che non abbiano anche raccontato la storia del diavolo di Viggiù, celebre per anni, che poi si è scoperto essere uno scherzo di un abitante del luogo travestito da Satana per spaventare un amico.
Ma lo show non ha toccato davvero il fondo fino a quando non è intervenuto un team di Ghostbusters in salsa italica, i quali, con improbabili strumenti, hanno rintracciato la presenza di una sagoma umana e di fuochi fatui, specificando che è normale che in un cimitero accadano questi fenomeni per via dei gas di decomposizione. Peccato che il cimitero è in disuso e gli ultimi defunti siano stati seppelliti più di un secolo fa.
A parte le imprecisioni e l’idiozia del servizio, la cosa che mi ha più amareggiata è che l’Amministrazione Comunale si sia prestata a questo show. Per quale motivo? Per attirare turisti? Per fare pubblicità al paese?
Io so solo che ieri sera il cimitero, da luogo di interesse artistico e monumentale, è diventato invece il set di un pseudo-documentario horror.
Tuttavia, oltre alla mancanza di rispetto per il valore culturale del luogo, dato alla mercé della prima telecamera disponibile, quello che mi ha veramente disgustata è la totale mancanza di rispetto per i morti, perché sì, sarà anche un cimitero in disuso, ma, a differenza di quello che ha detto Andrea Pinketts, questo non vuol dire che le persone lì sepolte siano state dimenticate.
Un saluto da Viggiù, con la speranza che rimanga ancora a lungo famoso per i suoi pompieri e non per i suoi finti fantasmi.
(La puntata di mistero in video.mediaset.it)
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