Con la Lega non bisogna fare la guerra

28 Marzo 2006

Egregio direttore,
da assiduo lettore quale sono del suo giornale, sono
rimasto colpito questa mattina dal giudizio espresso dal centrosinistra nei confronti della politica leghista. Anche se si tratta di esponenti di una coalizione che io e la mia famiglia ci apprestiamo a sostenere, sia alle elezioni politiche che a quelle amministrative, mi sento di non condividere assolutamente il giudizio secondo il quale la Lega avrebbe tradito il Nord.
Penso sinceramente che sarebbe il caso, una volta per tutte, di finirla con questa propaganda nei confronti di una sedicente ed inesistente “questione settentrionale”.
Quello che sta passando – e che Prodi pur con i suoi grossi difetti argutamente sottolinea – e’ che l’Italia e’ un grande paese; che gli Italiani si sentono tali e che lavorano per un interesse comune, per il bene comune, che e’ anche il bene del Nord.
Un centrosinistra che si abbassa, per questioni di mera e inutile propaganda, al livello di questioni da Medioevo, mi pare proprio che parta col piede sbagliato.
Io rinnovo dunque volentieri la mia fiducia – per la verita’ abbastanza fresca, oltre che numericamente poco significativa – al centrosinistra, mi sembra pero’ giusto sottolineare che una politica da feudatari non si addice – ne’ oggi ne’ mai -, ai riformisti.
Con la Lega non bisogna fare la guerra, dato che questo e’ esattamente cio’ che vogliono; bisogna invece valorizzare le idee e le risorse migliori, che a ben guardare non mancano e che possono dare un serio contributo al
dibattito politico per il futuro del nostro paese.