Confronto Prodi-Berlusconi: «Vespa, per la partita di ritorno facci sognare!»
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Spett. Redazione,
Suppongo che riceverete molte lettere sull’incontro di andata Berlusconi-Prodi; suppongo anche che si saranno superati tutti i rec.rd di ascolto. Tutto , come prevedibile, per novanta minuti noiosi come una lezione di matematica elementare tenuta da una cattiva maestra: i due hanno snocciolato i loro conti, probabilmente inventati, mentre altre cifre, quelle implacabili dell’orologio digitale, comprimevano le loro effusioni. Penso che i conti di Prodi siano stati più chiari e semplici, dunque suppongo che abbia vinto lui, anche se mi piacerebbe tenere per ricordo il foglio su cui Berlusconi tracciava linee e cerchi misteriosi. Tutti e due tranquilli, tutti e due ottimisti, su se stessi e sul futuro della società italiana. Ma la vera sorpresa è stato il moderatore: ha detto quattro parole, com’era suo compito ,ed è riuscito a sbagliarne tre; forse è stato per merito suo che i due contendenti si sono mostrati così irragionevolmente sicuri del futuro radioso che aspetta l’Italia: in quale altro Paese un giornalista che non conosce la lingua che gli dà il pane sarebbe potuto diventare direttore del più importante telegiornale nazionale? Come si fa a non aspettarsi per tutti un lavoro adeguato alle loro capacità? Vespa, per la partita di ritorno facci sognare!
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