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A cosa servono i corsi di aggiornamento per docenti?

Satanasso
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15 Febbraio 2019

“I CORSI DI AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI: A COSA SERVONO?”
(per chi è fuori dal mondo della scuola e per chi è dentro ma fatica ad entrar nel ruolo educativo)

“I corsi sul bullismo, non sono fatti per diventare bulli. I corsi sulle dipendenze, non sono fatti per diventare dipendenti… I corsi sulle religioni dei migranti, non sono fatti per sposare una religione o cambiare la propria… I corsi sul burnout dei docenti, non sono fatti per bruciarli prima… I corsi sulla sessualità degli adolescenti, non sono fatti per uscire con un ragazzino/a… I corsi sul sexting non sono fatti per insegnare ai ragazzi a far foto nudi da dare in pasto alla rete… così, i corsi sull’esorcismo e le sette, non sono fatti per diventare esorcisti o praticare esorcismi”

Questo è il punto di partenza. Il mio contributo quindi vuole restare su un piano “alto”: quello scientifico, fenomenologico, educativo e didattico. Chiedo di restarci, senza scadere nelle banalità.

Il ruolo del docente, insieme all’insegnamento specifico della materia, è quello accompagnare i ragazzi nella scoperta e nella riflessione sul mondo e di tutto ciò che FENOMENOLOGICAMENTE esiste nella realtà umana perché ne abbiano conoscenza.
Il docente deve essere pronto a rispondere ai grandi interrogativi che lo studente che ha davanti, pone in maniera seria, spesso insistente e talvolta anche preoccupata. Lo studente vuole capire, vuole conoscere e insiste con le domande e da queste domande non si può scappare.
Come dovrebbe capire anche un genitore, UN RAGAZZO CHE SI AFFACCIA ALLA VITA, VUOLE RISPOSTE SERIE, MOTIVATE E DOCUMENTATE.
Non si accontenta e, anzi, si arrabbia con le risposte tipiche di noi adulti: “Lo capirai da solo… Lo capirai quando sarai più grande…Sono solo cavolate… Ma si, tutti abbiamo fatto stupidate da giovani…Non è grave, sono ragazzate…Non ci pensare e vedi che passa…Non siamo mica nel medioevo….”
I ragazzi con le loro domande, spesso nascondono o manifestano il dolore per quello che vedono in casa, per strada, alla televisione o che loro stessi o gli amici vivono, e si chiedono, ci chiedono: “COS’E’ QUELLA ‘COSA’? PERCHE’ ACCADE? CHE SENSO HA?”
Ma noi adulti facciamo più in fretta a liquidarli e a rincoglionirli con playstation, smartphone e ci fa comodo perché oggi chi fa domande è scomodo, rompe le scatole ma solo chi fa domande “cresce” e impara ad usare il proprio cervello.
Nessuno si cura più delle domande, dei bisogni, dei drammi che vedono o che vivono i ragazzi. Né la famiglia, né la società.
La scuola è rimasta l’ultimo baluardo. E la scuola deve essere pronta, i docenti devono essere pronti. Formati e Informati sulle cose del mondo. Su TUTTE le cose del mondo. Perché quando un allievo ti fa una domanda con sincerità e onestà, è perché ha posto in te fiducia e questa fiducia non la puoi tradire. HA BISOGNO ANCHE DELLA TUA RISPOSTA e si aspetta che tu dia alla sua domanda, almeno la stessa valenza che le attribuisce lui. Non possiamo mortificarli e abbandonarli perché la sete di quella domanda, comunque andranno a colmarla da qualche altra parte.
Ebbene, sì, i giovani, i nostri figli, chiedono e parlano di sedute spiritiche, di “giochi” esoterici, di diavolo, delle Bestie di Satana (perché, sa prof, sono del mio paese…) e noi cosa rispondiamo? “Pensa a studiare? Siamo nel 2018 queste cose non accadono e non esistono? Sei un bambino credulone? Sei nato nel medioevo?”
7000 studenti in 27 anni … ragazzi che erano in cura da psichiatri per giochi di sedute spiritiche che li hanno devastati, un allievo che si è suicidato legato ai gruppi satanici…e altre storie… tutte reali, tutte di oggi.
Capite perché NON POSSO SCHERZARE e mi fa male quando sento scherzare su queste cose e non solo perché ho una fede ed insegno Religione, perché di quei ragazzi, nessuno si dichiarava cristiano, nessuno andava in Chiesa, anzi, erano tranquilli e ridevano perché “giocavano con qualcosa che non esiste”… dicevano.
Forse, anche di fronte a cose che non conosciamo, e a maggior ragione quando non conosciamo, di fronte alla serietà dei giovani, chiedere a noi adulti di NON ESSERE SUPERFICIALI E BANALI, è chiedere troppo? Noi adulti, la fuori nelle case, nelle strade, nelle istituzioni, nei social, con la nostra superficialità e banalità, facciamo dei danni che nemmeno immaginiamo.
La scuola deve sobbarcarsi anche questo difficile compito: difendere, proteggere e corazzare i giovani dalla “banalità del male” (Hannah Arendt) di noi adulti. Perché il male è sempre banale. Per questo è devastante. Perché se fosse immediatamente evidente in tutta la sua gravità, non si sarebbe insensibili, superficiali, stupidi e ‘leggeri” di fronte ad esso.

A chi vorrà seguirmi, domani la seconda puntata più “tecnica” su come si svolgono, come si attivano corsi di aggiornamento, come i docenti li pagano di tasca propria e non sponsorizzati dal MIUR, che si limita ad approvarli se riconosciuti di valenza didattica o educativa.

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Il corso a tema “esorcismo” è l’esempio dell’abisso culturale in cui si è lanciato questo paese. Come i convegni no-vax sponsorizzati all’interno degli organismi parlamentari.
    Il medioevo avanza….in Italia è già arrivato.

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