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Criticare la Moratti non è prova di democrazia

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3 Maggio 2006

Egr. Direttore,
le chiedo spazio per manifestare la mia assoluta riprovazione nei confronti del sig. Guzzon che legittima in maniera irresponsabile le violente critiche mosse alla Moratti in ben 2 occasioni. Quelle di Guzzon sono parole che fanno paura, individuano nel candidato sindaco di Milano un avversario a cui non è lecito intervenire nelle celebrazioni del 25 aprile e 1° maggio. Bella prova di democrazia e, soprattutto, di ipocrisia: mentre ci si dichiara dalla parte della lotta di liberazione e dei lavoratori, ecco che si opera subito una bieca discriminazione su chi vi deve partecipare o meno ! Per di più la Moratti accompagnava il padre internato a Dachau.
Ripeto, quelle di Guzzon sono parole che spaventano e fanno il coro con i latrati scanditi a Milano e a Torino nei confronti di Buttiglione.
Speriamo che la storia non si ripeta poichè non sono poi tanto lontani i tempi in cui si legittimavano certe azioni nate in tanti collettivi di fabbrica e nell’università di Trento…
Il fatto poi che Rifondazione, partito di cui Guzzon è espressione a livello locale, ha assunto la terza carica dello Stato dovrebbe indurre tal signore ad essere più cauto e soprattutto degno di appartenere ad un consesso democratico dove prima di tutto ci si rispetta !

Luca Cattaneo, Gemonio (VA)

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