Discutiamo con serenità dell’albergo di Ville Ponti
21 Aprile 2006
La proposta della Camera di Commercio di Varese di costruire a nord del parco delle ville Ponti un albergo di supporto per la valorizzazione del Centro Congressi ivi esistente continua a fare discutere a causa della importanza dell’intervento e dell’impatto che esso avrebbe sul tessuto urbano del colle di Biumo superiore sotto vari punti di vista. La discussione ha sinora visto coinvolti principalmente gli addetti, le associazioni ambientalistiche e le forze politiche. Dopo la pressante azione di promozione effettuata dalla Camera di Commercio mediante la pubblicazione, ripetuta su più giorni, di una intera pagina de La Prealpina dedicata alla iniziativa, anche un gruppo di cittadini del rione ha voluto riunirsi in modo informale il giorno 20 marzo u.s. per approfondire l’argomento e valutare le proposta sulla scorta delle informazioni disponibili.
La discussione si è svolta in modo pacato e sereno mettendo a confronto l’esigenza di sviluppo del Centro Congressi con quella di salvaguardia di un bene ambientale e urbanistico quale quello del colle di Biumo superiore, con la sua posizione dominante, le strade strette, i parchi, le ville ed il fascino di luoghi ancora incontaminati, peraltro vincolati con lo strumento urbanistico vigente come aree naturali di fruibilità pubblica (zona PRG FH1).
Se è comunque condivisa la necessità che la città trovi parziale compensazione alle perdute attività industriali in un potenziamento del turismo congressuale e che quindi si attrezzi per rendere più ospitale e attraente la città, rimangono molte perplessità che la proposta di costruire a Biumo superiore un albergo delle dimensioni previste sia la migliore soluzione al problema.
Vi ostano infatti alcune considerazioni:
– il notevole ingombro della struttura, articolata su due corpi di fabbrica rispettivamente a monte e a valle di via Cadolini con collegamento sovrastante la strada;
– un fronte che, pur seguendo una linea spezzata, affiancherebbe la parte a monte di via Cadolini per ben 140 metri e 2 piani, togliendo la visuale del colle e, verosimilmente, anche delle montagne retrostanti;
– l’incertezza sulla capacità dell’albergo: 180 camere come da proposta di Piano Integrato di Intervento depositata presso il Comune (in deroga comunque alle previsioni di circa 100 camere previste dal PRG) o 150 camere come da pagina pubblicitaria apparsa sul La Prealpina il 3 marzo scorso e nei giorni seguenti; e 10.000 mq. di sup. lorda di pavimento coperta;
– il superamento da parte dell’intervento dei limiti territoriali della Zona di riqualificazione originariamente prevista dal PRG e distruzione di un boschetto di castagni, destinato dal PRG ad avere fruibilità pubblica , per la costruzione del raccordo stradale fra via Bonini e via Cadolini;
– la distruzione di una parte consistente delle zone ora alberate o comunque a verde;
– la mancanza di soluzioni viabilistiche adeguate lungo le direttrici di traffico in corrispondenza degli innesti su viale Valganna e viale Ippodromo;
– la previsione di un parcheggio pubblico lungo il tratto iniziale di via Montorfano, peraltro allargato secondo la proposta, su un terreno non di proprietà;
– le difficoltà di traffico connesse con il calibro delle strade, sia durante la fase di costruzione che durante l’esercizio dell’albergo (autobus turistici);
– nessuna compensazione come previsto per i Piani Integrati di Intervento a vantaggio della Pubblica Amministrazione e della comunità locale insediata cui deriverebbe un peggioramento della mobilità e della fruibilità delle aree verdi ora presenti.
A fronte di tutte queste considerazioni è stata ribadita la convinzione che nelle scelte urbanistiche che la città dovrà affrontare debba prevalere la salvaguardia delle caratteristiche del colle di Biumo superiore, con i suoi spazi verdi e le visuali esistenti, caratteristiche che verrebbero pesantemente compromesse dall’intervento edilizio in oggetto. Nell’ottica di una pianificazione di più ampio respiro l’Amministrazione comunale dovrà quindi primariamente confermare la opportunità di sviluppare e potenziare il Centro Congressi di villa Ponti, abbandonando altre proposte alternative formulate in altri documenti, e quindi valutare soluzioni alternative a quella dell’albergo di via Cadolini, come ad es. quella proposta all’interno del Piano Integrato di Intervento di via Albani , ove è pure prevista la costruzione di un albergo ancora più capiente (225 camere) o l’area della ex falegnameria Fidanza in via Carcano. Entrambe le località potrebbero essere facilmente collegate al Centro Congressi da un servizio navetta.
Si è pure auspicato che, in attesa che le prossime elezioni amministrative permettano agli organi istituzionali di riprendere la loro attività ed al Consiglio di Circoscrizione di raccogliere in maniera più formale il parere ed i suggerimenti della cittadinanza, il gruppo informale si incontri nuovamente anche per ascoltare il punto di vista di un rappresentante della Camera di Commercio e del gruppo di progettazione estensore del progetto.
Primo firmatario: Cesare Montalbetti
Seguono n. 88 firme di alcuni cittadini della Castellanza di Biumo Superiore



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