Disgustoso sciacallaggio su Quattrocchi

14 Gennaio 2006

Egr. Direttore,

già in occasione del barbaro assassinio del giovane Quattrocchi avevo attraverso il vostro sito espresso le mie riserve sui giudizi e le sentenze espresse da diversi lettori su questo fatto.
Sinceramente non mi aspettavo che la ripresa della questione, attraverso la messa in onda del video della sua esecuzione, costituisse una nuova occasione per “riesumare”, tali e quali, gli stessi commenti. E’ infatti disgustoso leggere di nuovo considerazioni sulla “qualità” della sua morte (è morto da eroe o da mercenario, ecc…), addirittura sul significato delle ultime sue parole. Allibisco di fronte a tanta macabra freddezza e nell’incapacità di prendere minimamentre in considerazione che prima di tutto si tratta di un documento che attesta un barbaro omicidio, un assassinio a sangue freddo da parte di carnefici che non hanno nulla da spartire con ogni altra categoria di coloro che, in altre occasioni, hanno servito la patria e il proprio popolo. Come si fa poi a paragonare questa uccisione con altre morti che avvengono nel mondo del lavoro ? Solo la miopia dettata dall’ideologia può mistificare la gravità dell’assassinio di Quattrocchi fino al punto quasi di giustificarne la soppressione ! Poi, magari, gli stessi autori di queste “illuminate” interpretazioni si riempono la bocca di altisonanti sentenze contro la pena di morte, oppure, a giorni, contro la Shoà, senza minimamente avvertire che l’origine di tutto ciò è proprio il disprezzo per l’uomo, chiunque esso sia ! Com’è accaduto al povero Quattrocchi.
Rendetevi infine conto di quanto certe interpretazioni siano pericolose per il mondo giovanile: basta così poco per convincerli che anche uccidere in quel modo ha una sua legittimità.