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Dopo le elezioni, più attenzioni ai temi europei

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19 Aprile 2006

La vittoria, sia pur di strettissima misura, della coalizione dei partiti dell’Unione guidata da Romano Prodi consente, finalmente, di ricondurre l’Italia nell’alveo della tradizione europeista e federalista, abbandonata negli ultimi cinque anni dal governo Berlusconi, e di assegnare al nostro Paese un forte ruolo propulsivo nel rilancio del processo di unità politica dell’Europa, accanto alla Germania della Merkel ed al Belgio di Verhofstadt.

Il Programma dei partiti dell’Unione contiene le principali richieste del MFE, a partire da quella di un “referendum europeo” sulla Costituzione in occasione delle prossime elezioni del Parlamento europeo nel 2009.
Occorrerà altresì assumere un impegno per un piano europeo per la crescita e l’occupazione (rilancio della strategia di Lisbona), per una difesa europea autonoma e per un ruolo dell’Europa nella politica mondiale, attraverso la creazione di un vero “governo europeo” responsabile di fronte al Parlamento.

Il MFE vigilerà con attenzione e con la solita indipendenza, sul rispetto del Programma elettorale da parte del nuovo Governo, cui augura successo e stabilità. Ciò si potrà ottenere solo se un nuovo e ambizioso traguardo “europeo” verrà posto all’ordine del giorno della politica nazionale, come all’epoca della battaglia per l’ingresso dell’Italia nell’euro.
Soltanto rilanciando il progetto di unità politica dell’Europa il nuovo Governo troverà la forza per mantenere unita e stabile la propria maggioranza.

Il futuro dell’Italia è legato a quello che il Governo Prodi saprà costruire per un’Europa unita e federale, che è la vera garanzia per un futuro di prosperità e di pace per il popolo italiano.

Antonio Longo - Segretario della sezione di Gallarate e membro della Direzione Nazionale del Movimento Federalista Europeo

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