Dove va la sanità italiana?
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14 Dicembre 2025
Alcune domande di un comune cittadino
Il processo di privatizzazione è ormai prossimo ad un punto di non ritorno? Ha già raggiunto il punto di non ritorno? E’ già oltre il punto di non ritorno?
L’attuale sistema sanitario, sempre più privatizzato è ancora conforme al dettato costituzionale?
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”
Cosa rimane della legge istitutiva del Servizio sanitario Nazionale, la 833 del 1978 e dei suoi principi fondanti “prevenzione-cura-riabilitazione?
La realizzazione di profitti sulla salute dei cittadini da parte di imprese private, società finanziarie e compagnie di assicurazione, sono consentiti dalla
costituzione?
La trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale da pubblico a privato è in grado di garantire l’universalità delle prestazioni di assistenza e cura?
Un Sistema sanitario Nazionale privatizzato chi lo dovrebbe finanziare?
Sono queste alcune domande che necessitano risposte urgenti e conseguentemente azioni riparatorie altrettanto urgenti
Non potendo fare affidamento su grandi organizzazioni politiche e sociali per
contrastare efficacemente il processo di privatizzazione, crediamo sia necessario che organizzazioni e associazioni della società civile, particolarmente sensibili verso uno dei pilastri fondanti di una società democratica, si attivino per dar vita ad un forum nazionale permanente. Un forum al quale invitare a partecipare tutti coloro che in questi ultimi decenni dall’alto e dal basso delle loro competenze (e sono tanti), hanno urlato forte e chiaro contro la deriva privatistica della sanità italiana.
Per fare cosa? Certamente per dare risposte a queste e a tante altre domande qui non indicate e per individuare e proporre le azioni necessarie per riportare il Sistema Sanitario Nazionale nell’alveo naturale e cioè quello costituzionale; tutto ciò
supportato da una campagna di informazione e di rivendicazioni sostenute da azioni di lotta.
GIOVANNI MARTINA – LORENZO PODESTA’



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