Ecco chi sono i Giovani Padani
7 Novembre 2010
Egregio Direttore, vorrei esprimere qualche battuta in risposta al maxi-interrogatorio, per la verità un po’ stravagante e sicuramente fuori tema, del sig. Martino Pirone.
La Lega Nord è nata per dare pieno compimento alla libertà della Padania (è scritto a chiare lettere
nello Statuto del Movimento). I Giovani Padani sono nati per dare espressione a tutti quei giovani che si riconoscono in questo obiettivo; il nostro movimento è infatti l’unico che riesce a dare voce vera ai giovani, l’unico in cui i giovani contano davvero e ciò trova riscontro in due fenomeni correlati: da un lato, l’età media dei suoi elettori, che è la più bassa rispetto a qualunque altra forza politica e, dall’altro, il fatto che costituiamo il gruppo parlamentare più giovane. Tutto il resto sono chiacchiere. Nell’MGP non viene arruolato nessuno: c’è semplicemente una adesione volontaria dei giovani della Padania al Movimento, adesione sempre più forte e numerosa, il che parrebbe in contrasto con la sua analisi di delusione diffusa tra i cittadini… I consensi per noi salgono: non se n’è accorto?
Riguardo alle differenze, mi limito ad evidenziare che quelli che le temono di più non sono coloro che le
mettono in risalto, ma coloro che le nascondono. Forse lei non avrà una sua terra, una sua casa, una sua cultura… E sarebbe curioso vedere, a questo punto, dove potrebbero portarci le origini del suo DNA: forse su Marte o in qualche viaggio intergalattico… Potrebbe essere interessante… Se poi la spesa, a suo dire, è così accessibile, varrebbe la pena indagare!
Noi, al contrario, abbiamo una nostra terra, un nostro popolo e una nostra cultura, a cui siamo legati.
Abbiamo anche una nostra lingua, con le sue regole grammaticali, tant’è che i dialetti non si differenziano formalmente dalle lingue, se non per la loro più limitata diffusione. Se poi vuole una prova delle diversità culturali in Italia, è lei stesso ad offrirla: le assicuro che qui in Padania non si usa “affaBBulatori”, bensì “affabulatori”. La cultura è un fatto pubblico, che si esplica in un popolo che abita un determinato territorio, non un mero fenomeno privato. Giusto per tornare in tema e visti i risultati della sua “arringa in cattedra”, c’è da augurarsi che non vi si sieda quotidianamente.
W Bossi, w la sua gente.
Saluti padani,
Daniela Restelli, MGP Sarònn (il DNA di Saronno ha origini in Sarònn)
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