A Gallarate si multano le auto in sosta per… problemi di circolazione
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1 Marzo 2019
Gentile redazione,
sono un cittadino di Gallarate e vorrei raccontare la vicenda kafkiana di cui sono protagonista.
Premessa: sono “colpevole” di aver parcheggiato l’auto parzialmente su un marciapiede perché temevo di perdere il treno. Ho ritenuto che, data la particolare conformazione del marciapiede su questa strada, si trattasse di una violazione innocua: la mia auto non disturbava i pedoni, né la circolazione dei mezzi, tanto meno ostacolava un passo carrabile, né occupava un posto riservato ai disabili. Risultato: auto rimossa. Di conseguenza, 95 euro per “liberarla” dall’Autofficina Impero. E tre sanzioni sotto i tergicristalli: una per aver parcheggiato sul marciapiede (ripeto: solo la parte posteriore lo era), la seconda per aver ostacolato le manovre dell’auto davanti, la terza per un danno sulla zona periferica destra del parabrezza. Ora, sono certamente colpevole di aver parcheggiato parzialmente sul marciapiede: ma era davvero necessario rimuovere l’auto, visto che non ostacolava nessuno? Posteggiare a ridosso di un’altra auto è una violazione delle norme della strada?
Allora, capirete bene, ogni giorno andrebbero multati centinaia, anzi migliaia, di mezzi. E, per concludere, la beffa: la sanzione per il parabrezza danneggiato (ripeto: lo è in una zona periferica, non disturba affatto la visuale). Nell’avviso della sanzione si fa riferimento a un articolo del codice della strada che impone lo stato perfetto dei mezzi che circolano in strada (basta fare poche centinaia di metri in qualsiasi strada per notare come tale norma venga ampiamente disattesa). Detto questo, il testo fa riferimento a mezzi che circolano. Ma se la mia auto era posteggiata, ovvero ferma, come si può multarla in base a questa motivazione? L’operatore della polizia municipale sa esattamente quando il parabrezza è stato danneggiato? Perché non potrebbe essere accaduto dieci minuti prima?
La sintesi è che dovrò sborsare oltre 200 euro per un parcheggio che non disturbava nessuno. Il ricorso al giudice di pace è lungo, complicato e costoso, pensato appositamente per scoraggiare i cittadini e indurli a pagare.
Spero che il comune di Gallarate utilizzi i miei soldi per realizzare finalmente un parcheggio in prossimità della stazione, invece di continuare a tartassare i pendolari.
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti,
Massimo Gaia
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