Gallarate, terreno di guerra per bande fra amministratori pubblici
23 Maggio 2006
Egregio Direttore,
la nuda cronaca dei fatti spesso serve a ristabilire la verità.
Così è stato per “il caso Caianello” a Gallarate.
E’ stata infatti ricondotta nei giusti termini quella che era stata denunciata come vile aggressione e che si è poi rivelata solo una volgare rissa per una serie di affissioni abusive, con un noto esponente cittadino di Forza italia nel ruolo di attore protagonista in questa poco edificante vicenda.
Ciò che è avvenuto costituisce indubbiamente, in ogni caso, un ulteriore campanello d’allarme che segnala in modo chiaro la situazione di degrado in cui è precipitata la città di Gallarate, terreno per una guerra per bande fra amministratori pubblici sempre più disinteressati ai bisogni reali della città e sempre più interessati a mantenere il potere ad ogni costo (quanto è costata la loro campagna elettorale, per un posto da sindaco che – ufficialmente – rende solo 3.000 euro al mese?).
Distinti saluti
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