Gente, votate i Lumbard
17 Febbraio 2006
Caro Signor di Biase,
LN x Indip. PDN e’ in nome del nostro movimento politico, per interezza: Lega Lombarda Lega Nord per l’Indipendenza della Padania sezione cittadina di Sarònn (Saronno). Essere moderati non significa certo dire che va tutto bene solo per tranquillizzare gli elettori. La realtà è ben diversa. Questo stato se non si darà una regolata attraverso una riforma Federale, purtroppo fallirà. Se i politici invece di risolvere i problemi concreti della gente pensano solo a PACS, ad apparire in TV e sui giornali per poi non dire
niente che alla gente interessi realmente, allora questo stato fallirà. Ma non l’avrà fatto fallire la Lega, dato che è dalla fondazione del Movimento che noi stiamo cercando di raddrizzare la barca che sta affondando. Essere
moderati per noi significa denunciare i problemi della gente senza inventaci niente. Il problema della sicurezza a Sarònn è sotto gli occhi di tutti: è stata la gente che ci è venuta a chiedere di portarlo all’attenzione della politica locale saronnese, che era ed è in tutt’altre faccende affaccendata.
Se il Consiglio Comunale spende mesi per discutere una modifica allo Statuto Comunale, non si stanno risolvendo i problemi dei cittadini. Per noi servono scelte concrete che traggano ispirazione dall’identità e pragmaticità lombarda. In Consiglio Comunale infatti stiamo portando delle mozioni in tal senso, per ricordare a tutti che dobbiamo agire per l’interesse dei lombardi, e non per gli interessi dei partiti di Roma. Se quando chiediamo 100 agenti di sicurezza in più per risolvere il problema della sicurezza, ci rispondono con stizza, non si stanno risolvendo i problemi dei cittadini. Se quando la Lega propone una soluzione, ci rispondono sempre: siccome l’ha proposto la Lega, allora è sicuramente una cosa contro immigrati e gay,
quindi non va bene, non si stanno risolvendo i problemi dei cittadini. A parte il fatto che non ho mai scritto, come ha evidenziato un vostro lettore, di avercela su con gli immigrati o i gay. A parte il fatto che Bossi ha detto più volte che noi non andiamo a guardare cosa fanno nel letto
le persone. A noi non sta bene però che i bambini vengano dati nelle mani di coppie omosessuali, perché in una famiglia il bambino deve avere sia la mamma che il papà, e non due mamme o due papà: è una cosa naturale e non ci sembra di chiedere niente di anormale, ma solo auspichiamo che venga applicato il buon senso. Non ce l’abbiamo su con i gay perché affermiamo una cosa di buon senso. Il diritto della Repubblica mette innanzi a tutto il benessere del bambino. Non stiamo proponendo una cosa fuori dal mondo, ma
stiamo seguendo il senso della giurisprudenza repubblicana.
A parte il fatto che noi non ce l’abbiamo con gli immigrati, ma ce l’abbiamo contro i politici che vorrebbero l’immigrazione incontrollata. Un certo territorio può ospitare fino ad un certo numero di persone, altrimenti quel
territorio collassa: non si possono infatti aumentare i servizi (ospedali, strade, autostrade, case, polizia, scuole, risorse naturali come energia, gas e acqua) a dismisura. Pur lavorando tutti non potremmo avere le risorse
per aumentare indiscriminatamente la densità abitativa del territorio. Ogni territorio ha un certo grado di sopportazione ambientale, e purtroppo l’Insubria ha già raggiunto e superato il collasso. Non ci sembra un ragionamento insensato chiedere che si fermi l’immigrazione e che non si costruisca più dello stretto necessario. A Sarònn abbiamo una densità di popolazione superiore a quella di Hong Kong. Se non vogliamo morire di
inquinamento dobbiamo fermarci. Se lo stato italiano non ferma l’invasione, allora qualcuno deve pur risolvere i problemi. Nei comuni vicini a Sarònn, dove la densità di popolazione è minore, si è dovuti correre ai ripari, e
costruire le case per i saronnesi che lasciano la nostra città, troppo inquinata e invivibile. E’ una soluzione tampone. Se la sinistra non avesse aperto le porte indiscriminatamente a un numero incalcolabile di persone,
allora oggi nei Comuni vicini non sarebbero costretti a costruire per risolvere i problemi di Sarònn e dell’Insubria in generale. Se i vari governi che si sono succeduti prima dell’attuale avessero attuato una politica sensata dell’immigrazione, allora oggi il problema immigrazione non ci sarebbe, perché i flussi sarebbero controllati e si stabilirebbe sul nostro territorio solo un numero gestibile di persone. Questo è ciò che sta proponendo e facendo la Lega all’interno della Casa delle Libertà sia in Regione sia a Roma. A Sarònn purtroppo su certi argomenti la maggioranza, che si auto-definisce di centro-destra, fa finta di non sentire e non vedere.
I problemi della gente non si risolvono così.
Il Federalismo vuol dire più diritti per i singoli e più diritti per i popoli. Chiedere l’autonomia politica e amministrativa per le nostre Comunità Locali, vuol dire portare via potere ai partiti di Roma e avvicinare questo potere al Popolo. Sulla Costituzione della nostra Repubblica, vi è scritto che il potere deve essere in mano al Popolo, e non a quelle dei partiti. C’è anche scritto che la Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali. Perché è lettera morta? Noi stiamo solo cercando di applicare la Costituzione Repubblicana. L’Indipendenza per noi significa comandare a casa nostra. L’indipendenza non significa quindi necessariamente la secessione dallo stato italiano, ma una soluzione alle questioni identitarie delle piccole patrie che formano la Repubblica.
Soluzione che può essere trovata nel riconoscimento dei diritti dei popoli che compongono la Repubblica attraverso il Federalismo. Il Federalismo unisce e non divide. Se infatti nell’articolo 5 della Costituzione c’è scritto che la Repubblica è indivisibile, non c’è scritto la stessa cosa per quanto riguarda l’organizzazione dello Stato, ed infatti giustamente nello stesso articolo si afferma il riconoscimento e la promozione delle Autonomie Locali. La Costituzione Repubblicana quindi riconosce implicitamente già dal 1948 il concetto di sussidiarietà, concetto tipicamente cattolico e ripreso in varie encicliche papali, come il miglior sistema per consentire giustizia e pace sociale. Ogni popolo quindi libero di comandare a casa propria, di fare le proprie leggi e di decidere autonomamente il proprio futuro e quello dei propri figli. L’Indipendenza per noi è libertà, l’Indipendenza è il
Federalismo, l’Indipendenza è l’unità nella diversità. La promozione delle diversità e delle particolarità locali scongiurerà la necessità di una secessione, poiché tutti si sentiranno liberi di decidere in piena autonomia a casa propria su questioni prettamente locali e non saranno quindi
necessarie soluzioni drastiche. Non tappiamoci gli occhi: analizziamo i problemi con pragmaticità e non per partito preso o per scelta ideologica. Un suggerimento per tutti: votiamo i residenti in regione Lombardia e non gente scelta dai partiti venuta da fuori e che non porterà certo avanti la soluzione dei problemi della gente di Lombardia. La Lega candida in Lombardia il 100% di residenti in Lombardia. Gli altri partiti solo il 29% circa. Meditate gente su chi poi porterà avanti realmente i vostri interessi, e non solo a parole.



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