Giornali di destra e di sinistra

20 Agosto 2009

Egregio Direttore,
in vacanza, a Riccione con il pedalò, il mio vicino di ombrellone era un elettore di sinistra, vacanza quasi rovinata mi sono detto. Poi però le cose sono andate diversamente, grazie a uno scambio di giornali che avveniva quotidianamente.
Il mio vicino acquistava due o tre quotidiani di ispirazione di sinistra o comunque non schierati con il Governo. Io, naturalmente, l’opposto: tre giornali di centro destra.
Ebbene, sa che dopo tre giorni, il mio vicino ha cominciato a darmi ragione sul perchè dello stato comatoso della sinistra politica e giornalistica italiana? E sa perchè? Perchè, ogni mattina non vedeva l’ora che io terminassi la lettura dei miei giornali centrodestrossi per leggerli anche lui – a sbafo -e scoprire che: in Svizzera l’avvocato Agnelli ha un tesoretto di uno o due miliardi di euro; che
nella famiglia della Real Casa torinese si stanno scannando per l’eredità, che De Benedetti scala su e giù la borsa con anche lauti guadagni… I suoi giornali invece giù randellate con Noemi, D’Addario e ciarpame vario.Tirate le somme, questo mio amico turista mi ha guardato sconsolato, e mi ha
detto: finchè la sinistra si occupa di veline e la destra – invece – di chi esporta capitali all’estero (anche se legalmente, ma tutto da dimostrare…) invece di investirli in Italia e dei presunti Capitani progressisti che guadagnano in Borsa alla faccia degli operai… finchè sarà così voi della destra vincerete le elezioni fino al tremila e i giornali di destra continueranno a guadagnare copie, come avviene già. Mentre quelli di finto riformi continueranno a perderne.
Evviva, tutti a Riccione l’anno prossimo.