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Gli occhialini per il 3D

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26 Settembre 2012

GEntile direttore,

mi permetto di intervenire sulla questione degli occhialini 3D, avendo raggiunto quest’anno i 30 anni come autore 3D ( http://www.gengotti.it/stam/ilgiorno.jpg )
Le attuali tecnologie di proiezione cinematografica 3D, tralasciando alcune nicchie, si riducono a due metodi: proiezione attiva (poco costosa per il gerente del cinema, ma necessita di occhialini a batteria, che si sincronizzano -automaticamente- con il proiettore, pesanti e molto costosi,
e la proiezione passiva, la più diffusa per il bassissimo costo degli occhialini, la loro leggerezza e la non necessaria manutenzione.

Nel primo caso, il cinema NON dovrebbe richiedere alcun contributo, in quanto gli occhialini vanno restituiti all’uscita (per poi essere sterilizzati e ricaricati). Nel caso degli occhialini passivi, oramai quasi tutti i cinema chiedono se lo spettatore ha con se i propri. In caso contrario gliene vende un paio nuovo ad 1 €. Trovo questa soluzione la più logica, economica ed "ecologica", potendo utilizzare lo stesso paio all’infinito. Io stesso uso ancora oggi degli occhialini 3D della mia collezione risalenti alla prima metà dello scorso secolo.

Grazie per l’attenzione

Franco Gengotti

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